Scassata e piena di buchi la strada del santuario di Monserrat.
La chiesa della Madonna di Monserrat
PIETRAPERZIA. Scassata e piena di buchi la strada che conduce al santuario di Monserrat ed alle contrada Musalà, dove vi è una miniera di zolfo spenta. La strada parte dall’unico semaforo del paese attraversa contrada Serre, dove è stata ricostruita una chiesetta aggraziata da un privato cittadino devota della Madonna e che ha voluto ripristinare l’antica chiesa dedicata alla Vergine che anticamente esisteva in quella zona. Questa strada e l’altra che conduce al Santuario della Cava hanno una grande importanza per la comunità pietrina e sono di servizio a molti agricoltori che abitano nella zona.
La chiesa del Monserrat fu aperta al culto il 31 luglio del 2005 con una cerimonia religiosa dal vescovo Michele Pennisi. Detta chiesa rientra sotto la giurisdizione della parrocchia Santa Maria del parroco don Giovanni Bongiovanni.
La Sacra immagine della Madonna del Monserrato di contrada Serre e la chiesa omonima erano tenuti in cura dai Padri Benedettini che la nascosero per evitare che cadesse nelle mani dei Saraceni quando vennero a Pietraperzia e bruciarono tutte le ville pietrine e la medesima città di “Petra” .
Era tradizione che l’antica pittura che dava il nome alla Chiesa, fosse stata ritrovata nei pressi della stessa chiesa. Sotto di essa erano presenti delle cripte così artificiosamente intagliate e disposte, che chi le vide non potette non riconoscere il rifugio dei primi cristiani di Pietraperzia
Per i tanti miracoli che i fedeli ricevevano dalla Madonna, accorrevano da ogni paese vicino e particolarmente le donne in gravidanza per la protezione del nascituro.
Quando il Re di Spagna Filippo II (1527-1598) figlio di Carlo V, ordinò che in ogni paese si dedicasse una chiesa alla Madonna del Monserrato, a cui egli era fortemente devoto (Abbazia di Nuestra Señora de Montserrat in Catalogna), il popolo pietrino scelse la chiesa delle Serre. Ciò dimostra in quale grande conto la chiesa fosse tenuta nel passato.
La Madonna del Monserrato veniva festeggiata il primo giorno festivo dopo la Pasqua ovvero il giorno della Pasquetta, dimostrando ancora una volta l’importanza che essa ricopriva fra la cristianità pietrina, a tal punto da utilizzare quel luogo e quella Chiesa per ridare gioia e spensieratezza agli animi depressi e tristi dalla passione di Cristo durante la settimana santa. Divenne usanza che nella tradizionale giornata di allegria agreste della pasquetta si passasse dalla chiesa per dire una preghiera.
Dopo una lunga e gloriosa storia, la Chiesa rurale del Monserrato di Pietraperzia, subì verso la metà del 1800 un abbandono per la mancanza di custodia e per le grandi difficoltà dell’accesso, soprattutto in periodo invernale, attraverso la strada che si inerpicava lungo le pendici della collina detta delle Serre appunto in riferimento alla Chiesa del Monserrato che in essa si elevava.
Don Pino Carà