Giorgio
Ruta racconta Don Filippu l'arrugnatu.
Serata
di racconto e lettura alla Casa dell'anima per la Rassegna Racconti e canti a
Malanotte. Fuori programma perché fino ad ora i concerti e le narrazioni
teatrali si erano svolti sempre nei fine settimana. Comunque numerose le
presenze, circa una trentina di persone, quasi tutte donne, soprattutto da
Barrafranca. Arrivo fuori programma anche per Livio Marchese, critico
cinematografico e autore, fra gli altri, del libro “Né in cielo né in terra né
in mare”, il cinema randagio di Sergio Citti. Angelo Maddalena ha accompagnato
con la chitarra e la voce la narrazione di Giorgio. Il racconto è verosimile, e
partendo dall'infanzia di un bambino che tenta di difendere don Filippu
l'arrugnatu da altri compagni di gioco che lo sbeffeggiano e tentano di
aggredirlo, arriva a una dimensione surreale di incontro tra il vecchio e il
bambino. Sullo sfondo la desertificazione galoppante del centro Sicilia
determinata anche se non soprattutto dall'agricoltura violenta moderna che
predilige la monocultura e distrugge i boschi. Il racconto Don Filippu
l'arrugnatu fa parte della raccolta Sceccupensu che comprende
anche L'asino che bevve la luna, racconto, quest'ultimo, premiato qualche anno
fa e che si può trovare nel sito Raglio.it.