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lunedì 20 agosto 2012

Mapusce a Malanotte 17 Agosto 2012


Pietraperzia: Canta la chitarra di Mapuche a Malanotte, la rassegna Racconti e canti ospita il cantautore di Catania.
Col sonno in bocca e nell'anima e dopo aver rigovernato piatti e bicchieri , nelle orecchie la voce e la musica di Mapuche, del suo cd L'uomo nudo, che ho ricevuto in dono da lui stesso , ricordo il sottotitolo dell'articolo apparso su Il Giornale di Sicilia di ieri: A “cantare” sarà la chitarra. Mi sembrava un po' forzata quell'espressione, invece è proprio vero, questa sera mentre ascoltavo cantare Mapuche, oltre i testi che ho apprezzato globalmente, mi sembrava di sentire cantare la chitarra, una cadenza, una spinta a muoversi, a dondolare se non a danzare, un po' come alcuni pezzi di Rino Gaetano. Più di cinquanta persone da Enna, Catania, Pietraperzia, Barrafranca, Caltanissetta e Palermo hanno riempito il piazzale della Casa Maddalena, sotto gli alberi che fanno da tettoia naturale. Mapuche (nome d'arte di Enrico Lanza), ha cantato praticamente tutti i brani del suo cd L'uomo nudo. Una musica che ricordava un po' Rino Gaetano e anche i testi delle canzoni di Mapuche ricordano alcuni di Gaetano. Testi impregnati di cinismo ma anche di una tenerezza e di una certa timidezza, tipica di chi si rapporta col mondo solo quel che basta per restituire i sentimenti e le emozioni pure, senza veli o infingimenti, e per questo a volte è anche “feroce”, “spietato”, ma è solo e sempre lo specchio di quello che siamo nel nostro profondo, come appunto ci ricorda la canzone L'uomo nudo che dà il titolo al cd di Mapuche. La Rassegna Racconti e canti vuole dare spazio a chi come Mapuche e altri come lui fanno della povertà virtù (e qui torna il ricordo della canzone Mi chiamo Mapuche) e della verità una spada per colpire i nostri sensi spesso anestetizzati, farci sentire la sofferenza di esistere, senza sconti, mantenendo la tenerezza della musica mediterranea. Anche questo è stato Mapuche.