Il Monologo di
Angelo Maddalena
PIETRAPERZIA Appuntamento della rassegna “Racconti e
canti nelle campagne” con il monologo teatrale di Angelo Maddalena “Lu jurnu di tutti li santi”. Anche
questa volta presenze da Catania, Caltanissetta, Barrafranca e Pietraperzia.
Angelo ha presentato il suo monologo con chitarra e una scenografia povera,
solo una sedia e una maschera di Socrate utilizzata per un brevissimo tratto
del racconto. La vicenda di Marco Camenisch è al centro del racconto, ma la memoria autobiografica e collettiva
colora il racconto, quindi si parte dall’infanzia centro Siciliana alla
scoperta della compagna di giochi emigrata in Svizzera e da lì entra in scena
la dichiarazione al tribunale di Massa di Marco Camenisch e la lotta contro
l’industria nucleare negli anni ‘70 in Svizzera. Quindi tra una canzone di
surfarara e una di carcerati si passa dalla catastrofe di Seveso ai
licenziamenti dei macchinisti di Trenitalia del 2003, che Angelo ha incontrato
personalmente partecipando ad assemblee dei ferrovieri. E poi i Fasci Siciliani
e il Brigante Testalonga…Un racconto vivo con una scenografia povera tipici del
teatro di narrazione, in cui la bellezza sta nella semplicità. Inoltre il
racconto è attuale e scava nelle ferite politico giudiziarie e negli affari
sporchi dell’industria nucleare. Marco Camenisch è in carcere da più di
vent’anni e dovrà scontare altri sei
anni, pur non avendo mai commesso delitti su persone. “E’ pericoloso perché
scrive troppo”, dice Angelo concludendo il suo racconto, citando documenti
ufficiali e lettere ricevute da Marco Camenisch dal carcere di Lenzbug dove
Marco si trova attualmente. Marco Camenisch continua a scrivere e ricevere
lettere e solidarietà da molte parti d’Europa e non solo. E così facendo
mantiene viva una coscienza interiore e individuale, così come faceva Socrate,
citato nella Nota all’arringa contro Marco Camenisch che Angelo ha utilizzato
per costruire il suo monologo. Dopo la narrazione i presenti hanno gustato pane
condito con sarde salate, torta di noci fatta in casa da Denise e pane fritto
preparato da Concetta di Barrafranca. E poi vino locale e anguria. La rassegna
è totalmente autofinanziata e si è affidata alla generosità delle libere offerte
nel cappello degli artisti. Appuntamento a sabato 11 con lo spettacolo di
canzoni “Io che non sarò mai Roberto
Baggio” di Angelo Maddalena e domenica 12 sarà la volta di Mauro Mirci
che presenterà il libro “L’impavida
eroina”.
Giuseppe Carà