Visualizzazioni totali

giovedì 9 agosto 2012

IL MONOLOGO DI di ANGELO MADDALENA

Il Monologo di Angelo Maddalena
PIETRAPERZIA Appuntamento della rassegna “Racconti e canti nelle campagne” con il monologo teatrale di Angelo Maddalena “Lu jurnu di tutti li santi”. Anche questa volta presenze da Catania, Caltanissetta, Barrafranca e Pietraperzia. Angelo ha presentato il suo monologo con chitarra e una scenografia povera, solo una sedia e una maschera di Socrate utilizzata per un brevissimo tratto del racconto. La vicenda di Marco Camenisch è al centro del racconto,  ma la memoria autobiografica e collettiva colora il racconto, quindi si parte dall’infanzia centro Siciliana alla scoperta della compagna di giochi emigrata in Svizzera e da lì entra in scena la dichiarazione al tribunale di Massa di Marco Camenisch e la lotta contro l’industria nucleare negli anni ‘70 in Svizzera. Quindi tra una canzone di surfarara e una di carcerati si passa dalla catastrofe di Seveso ai licenziamenti dei macchinisti di Trenitalia del 2003, che Angelo ha incontrato personalmente partecipando ad assemblee dei ferrovieri. E poi i Fasci Siciliani e il Brigante Testalonga…Un racconto vivo con una scenografia povera tipici del teatro di narrazione, in cui la bellezza sta nella semplicità. Inoltre il racconto è attuale e scava nelle ferite politico giudiziarie e negli affari sporchi dell’industria nucleare. Marco Camenisch è in carcere da più di vent’anni e  dovrà scontare altri sei anni, pur non avendo mai commesso delitti su persone. “E’ pericoloso perché scrive troppo”, dice Angelo concludendo il suo racconto, citando documenti ufficiali e lettere ricevute da Marco Camenisch dal carcere di Lenzbug dove Marco si trova attualmente. Marco Camenisch continua a scrivere e ricevere lettere e solidarietà da molte parti d’Europa e non solo. E così facendo mantiene viva una coscienza interiore e individuale, così come faceva Socrate, citato nella Nota all’arringa contro Marco Camenisch che Angelo ha utilizzato per costruire il suo monologo. Dopo la narrazione i presenti hanno gustato pane condito con sarde salate, torta di noci fatta in casa da Denise e pane fritto preparato da Concetta di Barrafranca. E poi vino locale e anguria. La rassegna è totalmente autofinanziata e si è affidata alla generosità delle libere offerte nel cappello degli artisti. Appuntamento a sabato 11 con lo spettacolo di canzoni “Io che non sarò mai Roberto Baggio” di Angelo Maddalena e domenica 12 sarà la volta di Mauro Mirci che presenterà il libro “L’impavida eroina”.
Giuseppe Carà