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mercoledì 15 agosto 2012

MOSTRA DI NICOLO' SPECIALE- L'INTROSPEZIONE

L’Introspezione mostra personale di Nicolò peciale.
PIETRAPERZIA. Con il taglio del nastro di Valentina Ristagno si è aperta la mostra pittorica personale di Nicolò Speciale. La mostra si tiene nel teatro comunale restituito ai cittadini dopo un trentennio di chiusura, grazie al presidente dell’Archeoclub Andrea Rapisardi ed il suo valente collaboratore Gianluca Micciché, critico d’arte. La mostra viene patrocinata dall’Archeoclub e dall’assessore al turismo Paolo Di Marca. Nicolò speciale nonostante la sua giovane età si è cimentato con una tematica di spessore: l’Introspezione.
       “La problematica dell’introspezione – dichiara Nicolò nasce con l’uomo che ha sempre necessita di rientrare in sé stesso per mettere ordine al proprio monde interiore. Già i Greci nel tempo di Dilfi avevano scritto “Gnoti se autòn” ( conosci te stesso). La tematica è attuale perché con il  nihilismo culturale che devasta il mondo europeo, l’unica risposta può venire dall’introspezione”.
       Sulla mostra il critico d’arte Gianluca Micciché scrive: “Ogni opera di Nicolò è frutto di una riflessione e di uno sguardo interno, inquisitore, superficiale e curioso; talvolta profondo o semplicemente interessato, ognuno di essi scorre attraverso uno stato d’animo, un ricordo, un sentimento. La sacralità, non solo religiosa, ma anche della famiglia, l’interesse ed il rispetto per le proprie radici, sono gli elementi osservati dall’autore ed ora fruibili di un pubblico che viene spinto a rientrare in se stesso: una sorta di mostra finestra che si affaccia sull’artista, dalla quale si possono scorgere un pupo siciliano regalato dal nonno,  o i colori della propria terra , le tradizioni, modelli e rappresentazioni consolidate, stati d’animi, immagini squisite oggettivate nella mente , le quali necessariamente richiedevano, una trasposizione artistica sia pittorica sia grafica, per rappresentarli con la forza di quell’istante”.
Le  esposizione delle tele una quarantina di opere si possono visitare fino al dodici agosto.
Giuseppe Carà