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venerdì 4 ottobre 2013

DUE OTTOBRE ANGELI CUSTODI. KERMESSE "VIVA I NONNI".



Kermesse “Viva i Nonni” in occasione della festa degli angeli custodi
GLI ATTORI DELLA KERMESSE
 
PIETRAPERZIA. Anche quest’anno all’istituto comprensivo “Vincenzo Guarnaccia”  è stata celebrata la “Festa Dei Nonni” in occasione della festa degli angeli custodi. In modo particolare
è stata allestita una Kermesse “Viva i Nonni” alla scuola primaria, una volta elementare. L’iniziativa è partita dai ragazzi di quinta “B” del plesso” Guarnaccia”. Animatori dell’iniziativa sono stati gli insegnanti Rina Corvo, Patrizia Randazzo e Giampiero Spampinato.
       Protagonisti sono stati i nonni che hanno fatto conoscere ed assaggiare pietanze prelibate ormai rari ed in via di estinzione.
       Felicissimi i ragazzi che hanno visto in attività i loro nonni a preparare grandiosità culinarie.
       Gli insegnanti hanno coinvolto gli alunni in un progetto di creatività, per un’attività progetto che vede la scuola che diventa laboratorio.  Non sono mancati i genitori e quindi si può parlare di una Kermesse collettiva.
       I prodigiosi alunni sono stati: Aurora Amico, Federica Barrile, Gabriel Bongiovanni, Matilde Campanella, Matteo Chiolo, Salvatore Di Gregorio, Erika Ferro, Lorena Ferro, Francesca Fiaccaprile, Mattia Lo Presti, Gabriele Macaluso, Giada Marotta, Lucia Mirabella, Davide Russello, Martina Pia Siciliano, Alice Tamburello, Piera Tramontana e Silvia Virruso.  
       “Il nostro progetto – affermano gli insegnanti – ha voluto creare un innesto nelle antiche tradizioni affinché abbiano una sopravvivenza di prospettiva; infatti si tratta di antiche ricette pirzisi come armi santi, pagnuccata, cuddiruni ed altro. Sono state preparate e riproposte da molti nonni pietrini durante la festa in loro onore. Nello spettacolo sono stati proposti canti, poesie, filastrocche e racconti. Al termine i piccoli hanno consegnato ai loro nonni degli attestati. Si è trattato della riscoperta dei valore dei nonni mai ricordati ma che hanno un ruolo fondamentale nella crescita umana e culturale dei nipoti”.
Giuseppe Carà