Cade la mensa scolastica
IL PRESIDE ARCANGELO AMOROSO
PIETRAPERZIA. Cade la mensa scolastica. L’amministrazione
comunale ha comunicato al dirigente scolastico dell’istituto comprensivo ‘Vincenzo
Guarnaccia” professor Arcangelo Amorose quanto segue: “A seguito dei notevoli tagli
sia statali che regionali, questa amministrazione con profondo rammarico è
costretta a sospendere il servizio di refezione scolastica 2013/2014. Pur
tuttavia in caso di reperimento di risorse finanziarie l’ente dichiara sin da
adesso la propria disponibilità al ripristino del servizio”.
Usufruiscono
della refezione le otto sezioni di scuola materna per cinque giorni di
attività scolastica, quattro classi a tempo pieno per quattro giorni la
settimane e le classi della scuola media a tempo pieno per due giorni la
settimana; in tutto 19 classi e 380 alunni.
A
scuola vi sono state parecchie assemblee di genitori per scongiurare lo spinoso
problema che viene a turbare in modo grave l’attività didattica.
Martedì
sera si è riunito il consiglio d’istituto per trovare una risposta alla mensa
scolastica.
“La
scuola – dichiara il preside Arcangelo Amoroso – non può sostituirsi all’ente
locale e quindi non può gestire iniziative. Molti genitore hanno deciso di sondare
il mercato per quello che viene offerto; infatti nella zona vi sono ditte che
sono disposte a fornire la mensa a prezzo contenuto. Tutte le soluzioni sono
validi purché l’attività didattica non venga turbata”.
La
mancanza della mensa farà perdere molti posti di lavori, perché i genitori non sono
disposti a scegliere la didattica del tempo pieno perché vi sono notevoli
difficoltà per la mensa.
Certamente nel campo dei servizi vi è una
recessione: stenta l’assistenza domiciliare agli anziani, e non trovano spazi i vari contributi alla società sportive ed
alle feste.
Il
sindaco Emma in consiglio ha annunziato che quest’anno il comune ha avuto un
taglio di 800 mila euro; non accreditati dallo stato e dalla regione. La via
amministrativa diventa ogni giorni più difficile.
Diventa
oggetto di dibattito il compenso che prendo gli amministratori. Antonio Di
Gloria ribadisce che è arrivato il tempo di tagliare i compensi agli
amministratori. Se andremo noi ad amministrare sanciamo l’abolizione degli emolumenti agli amministratori.
Giuseppe Carà