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mercoledì 29 gennaio 2014

ALBERI DA SUGHERO NEL VIALE DELL'UNITA' D'ITALIA



Alberi da sughero nel viale dell’Unità d’Italia

L'ASSESSORE SALVATORE DI CALOGERO ED IL TEAM DI ROCCO PAGLIARO

PIETRAPERZIA. Il viale del’Unità d’Italia rinverdisce.  “Stiamo mettendo in opera - dichiara l’assessore al verde pubblico Salvatore Di Calogero – 60 alberi di sughero; solamente nel viale dell’Unità di Italia e dintorni, in questo primo intervento. Inoltre abbiamo programmato con il corpo forestale la possibilità di avere altri alberi per adornare di verde pubblico tutto il paese”.
 La messa in opera delle piante è curata dalla ditta di Rocco e Davide Pagliaro. Nel team del gruppo operativo vi sono i braccianti agricoli Giuseppe Viola,  Paolo Imprescia e Luigi Tropea; questi appartengono al gruppo dei potatori più in  auge del paese e sono un gran supporto per il verde che caratterizza il territorio di Pietraperzia. Inoltre la ditta Pagliaro curerà per un anno gli alberi che hanno messo in opera,  provvedendo alla cura, all’annaffiamento ed eventualmente alla sostituzione  in caso di fallimento della pianta. L’ex viale dei pini cambia storia e quindi dovrebbe prendere nome “Viale degli alberi da sughero”.
Per il verde pubblico di questo  viale vi è stato una querelle; infatti in origine vi furono piantati 72 pini, che diedero il nome al viale. I pini con le loro radici minarono le fondamenta di alcune palazzine, creando delle crepe ed il comune è stato portato in giudizio ed ha undici cause  pendenti nel tribunale di Enna. Dei vecchi pini nel divenire del tempo ne sono stati tagliati 51; gli ambientalista hanno fatto un serrata e dura battaglia che hanno perduto. Il problema come sempre è stato portato in agone  politico; quindi hanno lottato per salvare i pini i simpatizzante dell’ex sindaco Luigino Palascino, che si  prodigò assieme all’architetto alla nascita di questo viale.
“Ho dovuto intervenire, mio malgrado – dichiara il sindaco Enzo Emma – perché i pini erano diventati un pericolo per le persone, infatti alcuni caddero naturalmente ed anche per le numerose vertenze; con perentoria rigidità ho seguito l’iter burocratico. Ho avuto il parere positivo dalla soprintendente Fulvia Caffo; inoltre anche il  corpo forestale ha espresso il suo parere. Alcuni hanno voluto fare una speculazione becera solamente animati da nihilismo politico. Inoltre l’inutile polemica ha fatto saltare l’accordo con il corpo forestale che aveva raggiunto con noi l’accordo che il servizio di tagliare i pini sarebbe stato fatto gratuitamente; invece ce l’hanno fatto costare 27 mila euro”.
Con la messa in opera degli alberi da sughero dovrebbe tornare il sereno in attesa che si crea un’altra arena per battaglie politiche.
Giuseppe Carà