Alberi da sughero nel viale dell’Unità
d’Italia
L'ASSESSORE SALVATORE DI CALOGERO ED IL TEAM DI ROCCO PAGLIARO
PIETRAPERZIA. Il viale del’Unità d’Italia rinverdisce. “Stiamo mettendo in opera - dichiara l’assessore
al verde pubblico Salvatore Di Calogero – 60 alberi di sughero; solamente nel
viale dell’Unità di Italia e dintorni, in questo primo intervento. Inoltre
abbiamo programmato con il corpo forestale la possibilità di avere altri alberi
per adornare di verde pubblico tutto il paese”.
La messa in
opera delle piante è curata dalla ditta di Rocco e Davide Pagliaro. Nel team
del gruppo operativo vi sono i braccianti agricoli Giuseppe Viola, Paolo Imprescia e Luigi Tropea; questi
appartengono al gruppo dei potatori più in auge del paese e sono un gran supporto per il
verde che caratterizza il territorio di Pietraperzia. Inoltre la ditta Pagliaro
curerà per un anno gli alberi che hanno messo in opera, provvedendo alla cura, all’annaffiamento ed
eventualmente alla sostituzione in caso di
fallimento della pianta. L’ex viale dei pini cambia storia e quindi dovrebbe
prendere nome “Viale degli alberi da sughero”.
Per il verde pubblico di questo viale vi è stato una querelle; infatti in
origine vi furono piantati 72 pini, che diedero il nome al viale. I pini con le
loro radici minarono le fondamenta di alcune palazzine, creando delle crepe ed
il comune è stato portato in giudizio ed ha undici cause pendenti nel tribunale di Enna. Dei vecchi
pini nel divenire del tempo ne sono stati tagliati 51; gli ambientalista hanno
fatto un serrata e dura battaglia che hanno perduto. Il problema come sempre è
stato portato in agone politico; quindi hanno
lottato per salvare i pini i simpatizzante dell’ex sindaco Luigino Palascino,
che si prodigò assieme all’architetto alla
nascita di questo viale.
“Ho dovuto intervenire, mio malgrado – dichiara il
sindaco Enzo Emma – perché i pini erano diventati un pericolo per le persone,
infatti alcuni caddero naturalmente ed anche per le numerose vertenze; con
perentoria rigidità ho seguito l’iter burocratico. Ho avuto il parere positivo
dalla soprintendente Fulvia Caffo; inoltre anche il corpo forestale ha espresso il suo parere. Alcuni
hanno voluto fare una speculazione becera solamente animati da nihilismo
politico. Inoltre l’inutile polemica ha fatto saltare l’accordo con il corpo
forestale che aveva raggiunto con noi l’accordo che il servizio di tagliare i
pini sarebbe stato fatto gratuitamente; invece ce l’hanno fatto costare 27 mila
euro”.
Con la messa in opera degli alberi da sughero dovrebbe
tornare il sereno in attesa che si crea un’altra arena per battaglie politiche.
Giuseppe Carà