Visita ai carcerati dagli ex allieve salesiane
LE EX ALLIEVE SALESIANE DI LUCIA RINDONE IN TAIBI
PIETRAPERZIA. Le ex allieve dell’istituto Maria Ausiliatrice
sono state ricevuto nella Casa
Circondariale di Enna per incontrare i detenuti. L’iniziativa è stata
concordata con il cappellano del carcere padre Giacomo Zangara.
“Avevamo promesso – afferma la presidente delle ex
allieve Lucia Rindone in Taibi - di portare
l’urna con la reliquia di San Giovanni Bosco ai detenuti, ma non fu passibile possibile
perché non era previsto dall’itinerario
del pellegrinaggio. Abbiamo supplito con un’altra iniziativa di elevato
spessore religioso: abbiamo portato ai carcerati un’immagine di Don Bosco: un
quadro processionale con il viso sorridente. Da Torino la Editrici LDC ha
voluto partecipare all’iniziativa delle ex allieve completando il dono
dell’immagine con altri regali: brevi biografie, calendari, segnalibri, due
Bibbie. Tutto gradito, tutto gratis, una festa”.
“Nella cappella del carcere si è accesa una luce
nuova - afferma l’assistente suor Amalia Mulè – perché abbiamo portato ai
detenuti serenità ed impegno di un cammino cristiano. Gli ospiti dalla Casa
hanno dimostrato molta bontà e disponibilità. E quindi molti si sono avvicinati
ai sacramenti”.
“Grazie alla collaborazione della direzione –
dichiara padre Giacomo Zangara – nella cappella del carcera abbiamo svolto una
liturgia di qualità; il gruppo pietrino ha saputo animare la liturgia con molto
decoro. Ormai costituisce una metodica la visita delle ex allieve ai detenuti”.
E’ stato un momento emozionante l’inno allo
Spirito Santo; infatti un giovane detenuto ha ricevuto il sacramento della
cresima con edificante devozione. Al giovano è stato fatto dono di una bibbia.
“Le ex
allieve – conclude Lucia Rindone – sono state coinvolte dall’avvenimento: commosse e liete di aver recato un raggio gioia, nel grigiore delle ferree struttura
carcerarie . Si è profusa un amore costruttivo che ha dato vita e calore.
Infine non è mancato un dolcino da consumare per il pranzo. I nostri amici
attendono in altre circostanze le ex allieve Intanto li raggiungiamo con la stampa delle riviste
salesiane, specie “Il Bollettino” che
don Bosco e diffuse nella sua Torino nel lontano 1800”.
«Tante volte ci sembra che la vita si
trasformi in un vicolo cieco, senza soluzioni;
- ha detto don Giacomo Zangara - oggi
per le esperienze e per gli stati d’animo che viviamo, Dio ci dice che la
strada può sempre essere riaperta. La nostra vita non trascorra senza la
possibilità che qualsiasi esperienza possa diventare una lezione per vivere
meglio. In questo la fede è sempre un valore insostituibile».
Giuseppe Carà