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giovedì 16 gennaio 2014

I PROBLEMI DEL REDDITO MINIMO DI INSIRIMENTO



Riassunzione degli operai del RMI
IL PRIMO CITTADINO
ENZO EMMA


PIETRAPERZIA. “Presto saranno riassunti – dichiara l’assessore Salvatore Di Calogero - gli operai del RMI (Reddito Minimo d’inserimento). La prossima giunta comunale farà la delibera di conferma”. Questi cessarono il servizio comunale il 31 dicembre scorso perché il loro contratto era scaduto. Ora il loro contratto è stato confermato per tre anni nel patto di stabilità regionale.
I venti beneficiari del RMI sono:  Filippina Stella, Rosaria Mancuso, Loredana Di Natale, Giuseppe Di Lavore, Vincenzo Di Lavore, Calogero Salamone, Salvatore Ippolito,  Nunzia Incaudo, Silvana Spampinato, Filippa Spampinato, Giuseppe Di Lorenzo, Giuseppe Russo, Rosa Cutaia, Antonino Montedoro, Margherita Alfieri, Santo Calandra, Vincenzo Aiello,  Vincenzo Spampinato, Giovanni Battista Margani e Giuseppe Vitale.
La giunta comunale nel 2013 per due volte ha fatto l’anticipo di mensilità e di proroga; inoltre la giunta ha fatto richiesta alla Regione dell’accreditamento dei fondi per la chiusura dell’anno 2013 ed ora per il 2014. In questo cammino hanno dato parere positivo i capi settori Giovanna Di Gregorio, Gianfilippo Marino e Salvatore Patti.
       “Con il nostro impegno e con gli atti dovuti – dichiara il sindaco Enzo Emma – abbiamo dato serenità a venti famiglie. Ora speriamo che la Regione provveda con solerzia a fare i dovuti accreditamenti. A favore degli operai del RMI  hanno lavorato in sinergia gli assessori Maria Giusi Rindone e Salvatore Di Calogero.
“Gli operai del Reddito Minimo – affermano i tre amministratori Emma, Rindone e Di Calogero – sono una preziosità per il comune; infatti hanno provveduto alla pulizia del paese, in modo particolare parecchie volte hanno fatto interventi per la strada che conduce al santuario della Cava. Inoltre sono state utilizzate per il taglio delle erbacce e per ripulire la periferia del paese”.    
       In questa battaglia gli operai del RMI hanno a fianco il dottor Calogero Falcone segretario regionale di temp-Sicilia della Uil. Inoltre è stato un problema la percezione del compenso mensile che spesso è stato accreditato con inutili ritardi.
Giuseppe Carà