Cento anni di Maria Fretto
MARIA FRETTO, IL SINDACO ENZO EMMA ED I PARENTI INTIMI
MARIA FRETTO, MONSIGNOR GIOVANNI BONGIOVANNI
PIETRAPERZIA.
Venerdì sera la signora Maria Fretto ha celebrato il suo centenario di
vita. Il figlioccio avvocato Michele Riccobene afferma: “Il segreto dei cento
anni di zia Maria sta nel fatto che Lei per tutta la vita ha scoperto la bontà
in tutte le persone e di loro ha decantato sempre la loro bontà”.
Tutto il paese
è andato a fare gli auguri al centesimo genetliaco di Maria Fretto. Tra tutti
il sindaco Enzo Emma che ha dichiarato: “La signora Maria Fretto è stata
maestra di vita alla nostra comunità ed ha insegnato il grande principio
antropologico del rispetto sommo della persona”.
La
Signora Maria figlia unica di Michele e di Maria Di Calogero, andò in sposa a
Filippo La Torre. La sua unica figlia è andata in sposa ad Armando Lunetta ed i
suoi nipoti sono Fabrizio e Sabrina.
Il
nipote Fabrizio scrive. “ Nonna Maria nasce
a Pietraperzia il 27 dicembre del 1913. Trascorre l’infanzia in via San Giuseppe nella casa di proprietà; in tanti momenti piacevoli di vita domestica,
impara a ricamare realizzando manufatti di grande valore, tra cui anche dipinti
su stoffe. Nel ‘43 vede il padre
ripartire per la seconda guerra mondiale e Maria trascorre momenti di tensione
e desolazione pensando al padre in guerra. Al ritorno del padre la vita si
normalizza e Michele Fretto torna al suo lavoro come amministratore del barone
Michele Tortorici.
“Nonna Maria – continua
Fabrizio Lunetta - impara a suonare il
piano, regalatole dal padre e continua a trascorrere una vita tranquilla. Tanti
i ricordi della vita di Pietraperzia: il teatro, le sue passioni per la musica,
la pittura, la cucina, il ricamo di cui rimangono testimonianze i centrini e i
filé incorniciati esposti in casa. Grande viaggiatrice con il marito; in
settembre ogni anno partiva peri suoi viaggi: Montecatini, Roma e Udine dove
andava a trovare i parenti. Tra i suoi ricordi più piacevoli vi è quello del teatro;
in particolare amava le Riviste di Angelo Musco e di Rosina Anselmi. Nonna
Maria religiosa praticante ringrazia Dio ed i suoi parenti per averle dato il
conforto e la forza di arrivare ad primo secolo di vita”.
Giuseppe Carà