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domenica 5 gennaio 2014

CENTESIMO GENETLIACO DI MARIA FRETTO - sabato 28 dicembre 2013



Cento anni di Maria Fretto
MARIA FRETTO, IL SINDACO ENZO EMMA ED I PARENTI INTIMI
MARIA FRETTO, MONSIGNOR GIOVANNI BONGIOVANNI
PIETRAPERZIA.  Venerdì sera la signora Maria Fretto ha celebrato il suo centenario di vita. Il figlioccio avvocato Michele Riccobene afferma: “Il segreto dei cento anni di zia Maria sta nel fatto che Lei per tutta la vita ha scoperto la bontà in tutte le persone e di loro ha decantato sempre la loro bontà”.
 Tutto il paese è andato a fare gli auguri al centesimo genetliaco di Maria Fretto. Tra tutti il sindaco Enzo Emma che ha dichiarato: “La signora Maria Fretto è stata maestra di vita alla nostra comunità ed ha insegnato il grande principio antropologico del rispetto sommo della persona”.
       La Signora Maria figlia unica di Michele e di Maria Di Calogero, andò in sposa a Filippo La Torre. La sua unica figlia è andata in sposa ad Armando Lunetta ed i suoi nipoti sono Fabrizio e Sabrina.
       Il nipote Fabrizio scrive. “ Nonna  Maria nasce a Pietraperzia il 27 dicembre del 1913. Trascorre l’infanzia  in via San Giuseppe nella casa di proprietà;  in tanti momenti piacevoli di vita domestica, impara a ricamare realizzando manufatti di grande valore, tra cui anche dipinti su stoffe.  Nel ‘43 vede il padre ripartire per la seconda guerra mondiale e Maria trascorre momenti di tensione e desolazione pensando al padre in guerra. Al ritorno del padre la vita si normalizza e Michele Fretto torna al suo lavoro come amministratore del barone Michele Tortorici.
“Nonna Maria – continua Fabrizio Lunetta -  impara a suonare il piano, regalatole dal padre e continua a trascorrere una vita tranquilla. Tanti i ricordi della vita di Pietraperzia: il teatro, le sue passioni per la musica, la pittura, la cucina, il ricamo di cui rimangono testimonianze i centrini e i filé incorniciati esposti in casa. Grande viaggiatrice con il marito; in settembre ogni anno partiva peri suoi viaggi: Montecatini, Roma e Udine dove andava a trovare i parenti. Tra i suoi ricordi più piacevoli vi è quello del teatro; in particolare amava le Riviste di Angelo Musco e di Rosina Anselmi. Nonna Maria religiosa praticante ringrazia Dio ed i suoi parenti per averle dato il conforto e la forza di arrivare ad primo secolo di vita”.
Giuseppe Carà