Concorso Caterina Branciforte
IL CASTELLO BARRESI
PIETRAPERZIA. Il dottor Gaetano
Petralia, presidente della fondazione “Caterina Branciforti”, ha emanato un bando di concorso pubblico per
titoli per la concessione di rendite nette alle ragazze e fanciulle bisognose e
nubili residenti nei comuni di: Pietraperzia per 1/10, Mazzarino (Sede della
fondazione) per 4/10, Butera per 2/10, Pietraperzia per 1/10, Leonforte per 2/10 e Raccuja per 1/10. Le
somme stanziate prevedono quattro indirizzi: a) Sussidi per dotazioni: somme
stanziate € 12.500 (50 borse di 250 euro). b) Sussidi per mantenimento in
istituti di assistenza e d’istruzione: somme stanziate € 2.500 (10 borse di 250
euro). c) Sussidi di studio: somme stanziate € 12.500 (50 borse di 250 euro). d) Sussidi
per strumenti di lavoro: somme stanziate € 12.500 (50 borse di 250 euro).
Possono presentare istanza di
partecipazione ai predetti sussidi, coloro che si trovano nelle seguenti
condizioni: a) Siano ragazze e fanciulle nubili e bisognose, dai 14 ai 30 anni
di età, residenti da almeno un anno nei comuni interessati. b) Le stesse si
trovino in condizioni economiche e sociali disagiate dando priorità a quelle
prive di reddito e a quelle appartenenti a nucleo familiare, il cui reddito non
ha superato nell'anno 2012, il triplo di quello esente ai fini IRPEF. Saranno
escluse le aspiranti il cui reddito familiare anno 2012 supera il triplo di
quello esente al fini IRPEF Ai fini di
individuare le aventi diritto si provvederà a formulare apposita graduatoria,
sulla base dei criteri stabiliti nel regolamento della fondazione e
precisamente: A ciascuna candidata verranno attribuiti i seguenti punteggi: - Se
appartenente a un nucleo familiare privo di qualsiasi reddito punti 50; - Se il reddito familiare
non supera quello esente ai fini IRPEF punti 40.
A parità di punteggio sarà data la precedenza alla candidata che fa
parte di un nucleo familiare con maggior numero di figli a carico e, parità
ulteriore, secondo l'ordine di presentazione della raccomandata dell'ufficio
postale con riferimento alla data ed al numero risultanti dal timbro postale.
La domande in carta semplice,
opportunamente sottoscritta, che dovrà essere inviata con raccomandata postale
indirizzata alla Fondazione Caterina Branciforti di Mazzarino entro il
31 gennaio 2014 pena esclusione, dovrà contenere tutte le generalità
complete dell’aspirante, il recapito ed il tipo di sussidio richiesto,
specificando se si concorre per “Dotazioni Dotali" o "Mantenimento in
istituti di Assistenza e d'istruzione" o “Sussidi di Studio" o
"Strumenti di Lavoro". La mancata indicazione del tipo di sussidio
richiesto o la mancanza della firma determinerà l'esclusione. Per ulteriori
informazioni, rivolgersi alla segretaria della fondazione sita in via della
Pietà, 4 – tel. 0934381020 (Mazzarino).
Caterina Branciforti nacque a
Pietraperzia il 13 dicembre 1591, ed ebbe come padrino di battesimo don
Giuseppe Paternò barone dei Raddusa, ed era nipote di Dorotea Barresi, crebbe
creandosi una vasta cultura; il 25 novembre 1611 sposò il cugino Nicolò Placido
Branciforti, fondatore di Leonforte. Ben presto i rapporti con il marito si incrinarono per il
carattere autoritario del Branciforti, per cui Caterina visse per lo più a
Pietraperzia essendo stata abbandonata dai parenti per paura di inimicizie con
il marito. Morì il 26 luglio 1634 ed è sepolta in un maestoso mausoleo nella
chiesa dei cappuccini di Leonforte accanto al marito, e fino a qualche tempo fa
erano dai leonfortesi tenuti in considerazione come fondatori e primi principi
della città.
Alla sua morte Caterina Branciforte
istituì il legato maritaggio
"Monte Branciforte" con testamento del 15.7.1667, per dotare, in
occasione di matrimonio, le figlie di quattro congiunte della testatrice (nel
corso dei secoli non vi sono più congiunte dirette) ed in mancanza, tante
vergini zitelle di Butera, Pietraperzia, Leonforte e Raccuia. I parenti si
opposero. Dopo una lunga contestazione giudiziaria durata più di due secoli,
con Regio Decreto 10.4.1904, l’opera fu dichiarata di beneficenza agli effetti
della legge del 17.7.1890, e amministrata dalla Congregazione di Carità di
Mazzarino, dove si trovavano gli” stabilimenti”
ampie estensioni terriere dalle quali si
ricava la relativa rendita. Ogni anno viene emesso un bando per i comuni
interessati i quali hanno un proprio delegato all’interno del Monte.
ANDREA RAPISARDI