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martedì 22 novembre 2011

ABRACCI GRATIS DELLA DOTTORESSA MARIA CONCETTA CUSIMANO


Abbracci Gratis


In occasione della missione “Canali di Luce” che si è svolta la scorsa settimana a Venezia ho avuto la possibilità di fare un’esperienza che mi ha lasciato tanto riflettere e che sento il bisogno di condividere.
Si tratta di “abbracci gratis”, una modalità apparentemente semplice di andare in strada e avvicinare le persone scambiandosi un abbraccio.
Mi sono resa conto di quanto sia vera quella considerazione che spesso passa per frase fatta: “non c’è nulla di scontato!”. E già, non è scontato né dare né ricevere un abbraccio, tanto più oggi, tanto più gratis.
Tante persone sono state contente di ricevere un abbraccio che ha riportato loro il sorriso, tante si sono lasciate andare con lo stesso entusiasmo di chi in una giornata un po’ faticosa si concede un regalo, ma non tutti hanno reagito positivamente.
Penso a diverse persone che dinanzi alla proposta di accogliere un abbraccio si sono strette con maggior forza borse e oggetti personali, terrorizzate dal pensiero di essere vittime di una nuova strategia di scippo.
Penso ad una ragazza dal passo veloce e deciso, vestita di tutto punto, con lo sguardo fisso verso la strada come a mostrare di sapere perfettamente la direzione verso cui andare, con il volto tirato e apparentemente privo di espressioni che potessero rivelare il suo vero stato d’animo; davanti alla proposta di un abbraccio mi guarda con orrore quasi a chiedermi di non disturbare il suo faticoso equilibrio, aggiungendo delle parole che mi risuonano dentro come un grido di aiuto: “no ti prego, sono abbraccio-repellente!”.
Penso a quelle persone che, anziché guardare me che tentavo di abbracciarle, si guardavano intorno in cerca di telecamere che confermassero la loro idea che non poteva che trattarsi di fiction.
Penso ad un gruppetto di adolescenti che, dopo avermi studiato un po’ da lontano, si sono avvicinati a chiedermi il “perché” di un’iniziativa del genere, perché un “abbraccio gratis”, mostrandosi aperti ad accogliere eventuali risposte convincenti.
E penso infine a quei sorrisi di chi mi ha guardato con la stessa compassione di chi guarda un povero matto che tenta faticosamente di relazionarsi con la “normalità”.
Questi episodi mi si sono stampati con forza nel cuore e nella mente provocando una domanda: che fine ha fatto la fiducia nel “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”? Cosa abbiamo fatto per perdere così tanto la bellezza della gratuità, della relazione sincera, del mostrare all’altro quello che siamo, senza paura di essere feriti o fregati? Come abbiamo potuto far diventare l’Amore una “follia” che si può vedere nelle fiction, ma che non appartiene al mondo reale?
Che l’Amore torni a ridonarci fiducia in noi stessi e nelle persone che ci circondano vedendole come ricchezza e non possibili scippatori! Che ci doni il coraggio della vulnerabilità, per poter contare su qualcuno in quei momenti in cui ci sentiamo smarriti circa la direzione verso cui andare! Che ci faccia fare l’esperienza “vera” della sua esistenza,così da saper dare risposte convincenti a chi si lascia interrogare dalla realtà, ma resta insoddisfatto dinanzi a proposte superficiali!
Ma perché tutto questo sia possibile è necessario che l’Amore guarisca tutte le paure che abitano il nostro cuore e tutte le ferite che ne sono causa.
E solo l’Amore “vero” può farlo.
Solo l’Amore può liberarci dalla paura di fidarci di qualcuno, se quando ci abbiamo provato siamo rimasti delusi. Solo l’Amore può ridonarci il coraggio di mostrare il nostro smarrimento, se quando lo abbiamo fatto qualcuno ne ha approfittato per mandarci del tutto fuori strada a suo guadagno. Solo l’Amore può ridarci la speranza nella sua esistenza, se ogni volta che l’abbiamo cercato e abbiamo creduto di averlo trovato, siamo stati abbandonati e traditi. Solo l’Amore può rispondere alle domande di senso che sono stampate dentro di noi, se nessuna delle risposte che abbiamo trovato tra quelle che il mondo ci propone ci ha ancora convinto.
E se l’Amore è nel nostro cuore, possiamo correre da chi lo sta cercando e presentarglieLo...magari con un abbraccio..gratis!
In occasione della missione “Canali di Luce” che si è svolta la scorsa settimana a Venezia ho avuto la possibilità di fare un’esperienza che mi ha lasciato tanto riflettere e che sento il bisogno di condividere.
Si tratta di “abbracci gratis”, una modalità apparentemente semplice di andare in strada e avvicinare le persone scambiandosi un abbraccio.
Mi sono resa conto di quanto sia vera quella considerazione che spesso passa per frase fatta: “non c’è nulla di scontato!”. E già, non è scontato né dare né ricevere un abbraccio, tanto più oggi, tanto più gratis.
Tante persone sono state contente di ricevere un abbraccio che ha riportato loro il sorriso, tante si sono lasciate andare con lo stesso entusiasmo di chi in una giornata un po’ faticosa si concede un regalo, ma non tutti hanno reagito positivamente.
Penso a diverse persone che dinanzi alla proposta di accogliere un abbraccio si sono strette con maggior forza borse e oggetti personali, terrorizzate dal pensiero di essere vittime di una nuova strategia di scippo.
Penso ad una ragazza dal passo veloce e deciso, vestita di tutto punto, con lo sguardo fisso verso la strada come a mostrare di sapere perfettamente la direzione verso cui andare, con il volto tirato e apparentemente privo di espressioni che potessero rivelare il suo vero stato d’animo; davanti alla proposta di un abbraccio mi guarda con orrore quasi a chiedermi di non disturbare il suo faticoso equilibrio, aggiungendo delle parole che mi risuonano dentro come un grido di aiuto: “no ti prego, sono abbraccio-repellente!”.
Penso a quelle persone che, anziché guardare me che tentavo di abbracciarle, si guardavano intorno in cerca di telecamere che confermassero la loro idea che non poteva che trattarsi di fiction.
Penso ad un gruppetto di adolescenti che, dopo avermi studiato un po’ da lontano, si sono avvicinati a chiedermi il “perché” di un’iniziativa del genere, perché un “abbraccio gratis”, mostrandosi aperti ad accogliere eventuali risposte convincenti.
E penso infine a quei sorrisi di chi mi ha guardato con la stessa compassione di chi guarda un povero matto che tenta faticosamente di relazionarsi con la “normalità”.
Questi episodi mi si sono stampati con forza nel cuore e nella mente provocando una domanda: che fine ha fatto la fiducia nel “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”? Cosa abbiamo fatto per perdere così tanto la bellezza della gratuità, della relazione sincera, del mostrare all’altro quello che siamo, senza paura di essere feriti o fregati? Come abbiamo potuto far diventare l’Amore una “follia” che si può vedere nelle fiction, ma che non appartiene al mondo reale?
Che l’Amore torni a ridonarci fiducia in noi stessi e nelle persone che ci circondano vedendole come ricchezza e non possibili scippatori! Che ci doni il coraggio della vulnerabilità, per poter contare su qualcuno in quei momenti in cui ci sentiamo smarriti circa la direzione verso cui andare! Che ci faccia fare l’esperienza “vera” della sua esistenza,così da saper dare risposte convincenti a chi si lascia interrogare dalla realtà, ma resta insoddisfatto dinanzi a proposte superficiali!
Ma perché tutto questo sia possibile è necessario che l’Amore guarisca tutte le paure che abitano il nostro cuore e tutte le ferite che ne sono causa.
E solo l’Amore “vero” può farlo.
Solo l’Amore può liberarci dalla paura di fidarci di qualcuno, se quando ci abbiamo provato siamo rimasti delusi. Solo l’Amore può ridonarci il coraggio di mostrare il nostro smarrimento, se quando lo abbiamo fatto qualcuno ne ha approfittato per mandarci del tutto fuori strada a suo guadagno. Solo l’Amore può ridarci la speranza nella sua esistenza, se ogni volta che l’abbiamo cercato e abbiamo creduto di averlo trovato, siamo stati abbandonati e traditi. Solo l’Amore può rispondere alle domande di senso che sono stampate dentro di noi, se nessuna delle risposte che abbiamo trovato tra quelle che il mondo ci propone ci ha ancora convinto.
E se l’Amore è nel nostro cuore, possiamo correre da chi lo sta cercando e presentarglieLo...magari con un abbraccio..gratis!
In occasione della missione “Canali di Luce” che si è svolta la scorsa settimana a Venezia ho avuto la possibilità di fare un’esperienza che mi ha lasciato tanto riflettere e che sento il bisogno di condividere.
Si tratta di “abbracci gratis”, una modalità apparentemente semplice di andare in strada e avvicinare le persone scambiandosi un abbraccio.
Mi sono resa conto di quanto sia vera quella considerazione che spesso passa per frase fatta: “non c’è nulla di scontato!”. E già, non è scontato né dare né ricevere un abbraccio, tanto più oggi, tanto più gratis.
Tante persone sono state contente di ricevere un abbraccio che ha riportato loro il sorriso, tante si sono lasciate andare con lo stesso entusiasmo di chi in una giornata un po’ faticosa si concede un regalo, ma non tutti hanno reagito positivamente.
Penso a diverse persone che dinanzi alla proposta di accogliere un abbraccio si sono strette con maggior forza borse e oggetti personali, terrorizzate dal pensiero di essere vittime di una nuova strategia di scippo.
Penso ad una ragazza dal passo veloce e deciso, vestita di tutto punto, con lo sguardo fisso verso la strada come a mostrare di sapere perfettamente la direzione verso cui andare, con il volto tirato e apparentemente privo di espressioni che potessero rivelare il suo vero stato d’animo; davanti alla proposta di un abbraccio mi guarda con orrore quasi a chiedermi di non disturbare il suo faticoso equilibrio, aggiungendo delle parole che mi risuonano dentro come un grido di aiuto: “no ti prego, sono abbraccio-repellente!”.
Penso a quelle persone che, anziché guardare me che tentavo di abbracciarle, si guardavano intorno in cerca di telecamere che confermassero la loro idea che non poteva che trattarsi di fiction.
Penso ad un gruppetto di adolescenti che, dopo avermi studiato un po’ da lontano, si sono avvicinati a chiedermi il “perché” di un’iniziativa del genere, perché un “abbraccio gratis”, mostrandosi aperti ad accogliere eventuali risposte convincenti.
E penso infine a quei sorrisi di chi mi ha guardato con la stessa compassione di chi guarda un povero matto che tenta faticosamente di relazionarsi con la “normalità”.
Questi episodi mi si sono stampati con forza nel cuore e nella mente provocando una domanda: che fine ha fatto la fiducia nel “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”? Cosa abbiamo fatto per perdere così tanto la bellezza della gratuità, della relazione sincera, del mostrare all’altro quello che siamo, senza paura di essere feriti o fregati? Come abbiamo potuto far diventare l’Amore una “follia” che si può vedere nelle fiction, ma che non appartiene al mondo reale?
Che l’Amore torni a ridonarci fiducia in noi stessi e nelle persone che ci circondano vedendole come ricchezza e non possibili scippatori! Che ci doni il coraggio della vulnerabilità, per poter contare su qualcuno in quei momenti in cui ci sentiamo smarriti circa la direzione verso cui andare! Che ci faccia fare l’esperienza “vera” della sua esistenza,così da saper dare risposte convincenti a chi si lascia interrogare dalla realtà, ma resta insoddisfatto dinanzi a proposte superficiali!
Ma perché tutto questo sia possibile è necessario che l’Amore guarisca tutte le paure che abitano il nostro cuore e tutte le ferite che ne sono causa.
E solo l’Amore “vero” può farlo.
Solo l’Amore può liberarci dalla paura di fidarci di qualcuno, se quando ci abbiamo provato siamo rimasti delusi. Solo l’Amore può ridonarci il coraggio di mostrare il nostro smarrimento, se quando lo abbiamo fatto qualcuno ne ha approfittato per mandarci del tutto fuori strada a suo guadagno. Solo l’Amore può ridarci la speranza nella sua esistenza, se ogni volta che l’abbiamo cercato e abbiamo creduto di averlo trovato, siamo stati abbandonati e traditi. Solo l’Amore può rispondere alle domande di senso che sono stampate dentro di noi, se nessuna delle risposte che abbiamo trovato tra quelle che il mondo ci propone ci ha ancora convinto.
E se l’Amore è nel nostro cuore, possiamo correre da chi lo sta cercando e presentarglieLo...magari con un abbraccio..gratis!