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lunedì 14 novembre 2011

DIFFILCOTA' NEL RESTAURO DELLA CHIESA MADRE

Gravi Ritardi per i restauri della chiesa madre. Protesta di Rabita
PARROCO GIUSEPPE RABITA
PIETRAPERZIA. Gravi ritardi per i lavori di consolidamento e restauri della chiesa madre. I lavori sono sospesi da quattro anni. Una vibrata protesta arriva dal parroco della chiesa madre Giuseppe Rabita. Per questi lavori si ebbe un finanziamento di 600 mila euro dalla presidenza del consiglio. La gara d’appalto fu espletata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali Ambientali di Enna. Don Rabita ha elevato una vibrata protesta che con documento scritto ha inviato a tutte le autorità preposto e tra l’altro al Presidente della Repubblica ed al prefetto di Enna.

Nel documento tra l’altro si afferma: “In questo mese di novembre 2011 sono quattro anni che la ditta vincitrice dell’appalto per i lavori di restauro della Chiesa Madre di Pietraperzia, ha fatto perdere le sue tracce lasciando il cantiere incompleto. Da allora non si riesce a venire a capo della procedura da seguire per sbloccare l’iter per il completamento dei lavori previsti”.

Don Rabita propone la revoca dell’appalto e l’assegnazione alla seconda ditta. Poi conclude: “Sta di fatto che in questa nebulosa io non sono mai riuscito ad avere idee chiare di quello che si dovrebbe fare e mi sono fatto la convinzione che non le avesse chiare nemmeno chi doveva operare. Intanto le somme rimangono disponibili senza che possano essere impiegate. Ho pregato tante persone, bussato a tutte le porte per avere finalmente un finanziamento per lavori urgenti che avrebbero consentito la conservazione della Chiesa. Dopo avere finalmente ottenuto qualcosa dispiace che questi finanziamenti debbano essere bloccati senza alcuna prospettiva di impiegarli, consentendo in tal modo uno sperpero di risorse pubbliche. Nel frattempo la comunità cristiana della parrocchia continua a patire disagio per via delle cappelle laterali chiuse, mentre gli affreschi e i pavimenti delle stesse vanno in rovina e le infiltrazioni d’acqua nella navata sinistra continuano a provocare dissesti a causa della mancata realizzazione della impermeabilizzazione della parete esterna.

Questo comportamento, a dir poco negligente, danneggia non solo il bene interessato, ma danneggia anche l’intera comunità pietrina che vede sempre più degradare i segni della sua storia, nell’incuria e nell’ostruzionismo di quegli Enti che dovrebbero invece promuoverne la conservazione e la valorizzazione.
Trascorso tutto questo tempo nel quale ho atteso pazientemente, mi sembra di essere colpevole se indugio ancora ad attendere chi non fa quanto gli spetta e pertanto sollecito che si intervenga con urgenza per trovare soluzione al problema”.

Don Pino Carà