Gravi Ritardi per i restauri della chiesa madre. Protesta di Rabita
PARROCO GIUSEPPE RABITA
PIETRAPERZIA. Gravi
ritardi per i lavori di consolidamento e restauri della chiesa madre. I lavori
sono sospesi da quattro anni. Una vibrata protesta arriva dal parroco della
chiesa madre Giuseppe Rabita. Per questi lavori si ebbe un finanziamento di 600
mila euro dalla presidenza del consiglio. La gara d’appalto fu espletata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali Ambientali di Enna. Don Rabita ha elevato una vibrata protesta che con
documento scritto ha inviato a tutte le autorità preposto e tra l’altro al Presidente
della Repubblica ed al prefetto di Enna.
Nel documento tra l’altro
si afferma: “In questo mese di novembre 2011 sono quattro anni che la ditta
vincitrice dell’appalto per i lavori di restauro della Chiesa Madre di
Pietraperzia, ha fatto perdere le sue tracce lasciando il cantiere incompleto.
Da allora non si riesce a venire a capo della procedura da seguire per
sbloccare l’iter per il completamento dei lavori previsti”.
Don Rabita propone la
revoca dell’appalto e l’assegnazione alla seconda ditta. Poi conclude: “Sta di
fatto che in questa nebulosa io non sono mai riuscito ad avere idee chiare di quello
che si dovrebbe fare e mi sono fatto la convinzione che non le avesse chiare
nemmeno chi doveva operare. Intanto le somme rimangono disponibili senza che
possano essere impiegate. Ho pregato tante persone, bussato a tutte le porte
per avere finalmente un finanziamento per lavori urgenti che avrebbero
consentito la conservazione della Chiesa. Dopo avere finalmente ottenuto
qualcosa dispiace che questi finanziamenti debbano essere bloccati senza alcuna
prospettiva di impiegarli, consentendo in tal modo uno sperpero di risorse
pubbliche. Nel frattempo la comunità cristiana della parrocchia continua a
patire disagio per via delle cappelle laterali chiuse, mentre gli affreschi e i
pavimenti delle stesse vanno in rovina e le infiltrazioni d’acqua nella navata
sinistra continuano a provocare dissesti a causa della mancata realizzazione della
impermeabilizzazione della parete esterna.
Questo comportamento, a
dir poco negligente, danneggia non solo il bene interessato, ma danneggia anche
l’intera comunità pietrina che vede sempre più degradare i segni della sua
storia, nell’incuria e nell’ostruzionismo di quegli Enti che dovrebbero invece
promuoverne la conservazione e la valorizzazione.
Trascorso tutto questo tempo nel quale ho atteso pazientemente, mi sembra di essere colpevole se indugio ancora ad attendere chi non fa quanto gli spetta e pertanto sollecito che si intervenga con urgenza per trovare soluzione al problema”.
Trascorso tutto questo tempo nel quale ho atteso pazientemente, mi sembra di essere colpevole se indugio ancora ad attendere chi non fa quanto gli spetta e pertanto sollecito che si intervenga con urgenza per trovare soluzione al problema”.
Don Pino Carà