“CUIUSVIS HOMINIS EST ERRARE , NULLIUS
NISI INSIPIENTIS , IN ERRORE
PERSEVERARE “
(Cicerone )
“ERRARE E' DI QUALSIVOGLIA UOMO,
MA DI NESSUNO, SE NON DELLO STOLTO,
PERSEVERARE NELL'ERRORE”
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Riconoscere di aver sbagliato è
segno di grandezza
Don Pino
Marco Tullio Cicerone, nato a Formia nel 43 a.C.,
fu un celebre filosofo, avvocato e scrittore romano nonché eminente uomo
politico dell'ultimo periodo della Repubblica romana.
Esponente di un'agiata famiglia dell'ordine
equestre, Cicerone fu una delle figure più rilevanti di tutta l'antichità
classica .
La sua vastissima produzione letteraria, che va
dalle orazioni politiche agli scritti di filosofia e retorica, oltre ad offrire
un prezioso ritratto della società romana negli ultimi travagliati anni della
Repubblica, rimase come esempio per tutti gli autori del I secolo a. C. tanto
da poter essere considerata il prototipo della letteratura latina classica.
In questo caso Cicerone propone un'affermazione
ricca di interesse e molto edificante .
Da un punto di vista antropologico l'uomo,
per sua natura, commette errori, indipendentemente
dall'estrazione sociale, culturale, politica.
Ma l'uomo che si ostina a perseverare nello
sbaglio
è stolto.
Colui che si accorge di un errore non deve
disperarsi,
ma prenderne atto ed imparare da esso.
Non farlo significa condannare la propria vita, o
porzione di essa, ad una prigione dalla quale, indipendentemente da come ci è
entrato, con o senza colpa, si rifiutia egli
stesso di uscire.
Molti secoli dopo Cicerone il filosofo Thomas
Hobbes
scrive : “ L'errore di un uomo non diventa
la sua legge né lo obbliga a persistere
in esso “
La “ conditio sine qua non “ consiste nel
riconscere
i propri errori e correggerli.
Ci sono individui, invece, che si sentono
infallibili
e, nella loro insensatezza, non ammettono di sbagliare.
Da un punto di vista cristiano l'uomo saggio,
se commette peccato, deve riconoscerlo e
convertire il proprio cuore.
La conversione consiste in una presa di coscienza,
un
cambio radicale della propria mentalità e del
proprio
stile di vita, un' adesione totale a Cristo.
Egli é un Re di pace ,amore, giustizia,
“il cui giogo é dolce e leggero “.
Tuttavia bisogna anche sapere con chiarezza che l'adesione
radicale e seria al Vangelo richiede sacrifici e
rinunce, saper dire di no a tante lusinghe e tentazioni che il mondo ci
propone.