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mercoledì 2 novembre 2011

A SAN NICOLO' INCONTRO ANTROPOLOGICO RELIGIOSO


Incontro antropologico – religioso
PIETRAPERZIA. Incontro antropologico - religioso  tra il gruppo di San Pio di Pietraperzia ed il gruppo Maria Regina della Pace di Gela. L’incontro si è svolto nella chiesa San Nicolò dove vi è stata una celebrazione eucaristica presieduta dal Rettore della chiesa don Pino Carà. Presidente del gruppo San Pio è l’insegnante Giovanna Guarnaccia, mentre il Maria Regina della Pace è presieduto dal dottor Salvatore Floresta, presidente regionale e coordinatore da 16 anni di pellegrinaggi a Medjugorje. Per l’amministrazione comunale presente l’assessore Paolo Giuseppe Di Marca ed la fidanzata Eliana Emma. Il Gruppo Gelese era composto da Giovanni Trainito, Fabio Collorà, Gaetano Cassarà, Francesca Parisi, Salvatore Floresta, Lucia Città, Giusy Granvillano, Luigi Cascino, Fabiola Grioli, Antony Tandurella; questo gruppo ha animato la liturgia della serata con tre magnifiche chitarre arpeggiate con maestria  da Gaetano Cassarà, Fabio Collorà ed Antony Tandurella.

I due gruppi hanno fatto insieme un pellegrinaggio a Medjugorje dal sei all’11 ottobre presieduto da Don Pino Carà e Giovanni Trainito. Nel pellegrinaggio si è creata una meravigliosa armonia di gruppo e quindi si è pensato di fare un gemellaggio su impegni antropologi religiosi. La chiesa era stracolma di fedeli. Durante la messa il dottor Salvatore Floresta ha presentato la sua esperienza di convertito ad un impegno ecclesiale di spessore e da chiamato della Madonna di Medjugorje. Infatti dal 1995  ha portato migliaia di persone in pellegrinaggio in quella terra benedetta da Dio attraverso la presenza di Maria.  “La mia conversione – ha affermato il dottor Salvatore Floresta - è un fatto soprannaturale il cui cammino passa passo è stato guidato dalla Madonna. L’incontro con la Madonna ha segnato la mia vita in un impegno ecclesiale ed in modo particolare nel mondo della sofferenza;  la mia luce interiore ebbe suggello  con un viaggio che feci da solo a Medjugorje nel periodo cruciale della guerra nei Balcani.

Una “Ave Maria” a chiusura della liturgia cantata da Francesca Parisi ha portato tutti i presenti a livelli di spiritualità altissimi e di intima commozione.

A conclusione Michele Ciulla impiegato comunale ha dichiarato: “E’ stata un’esperienza bellissima di grande levatura spirituale ed anche l’animazione liturgica è stata impeccabile e ci ha fatto gustare le bellezze del divino che ha toccato i nostri cuori e  la nostra anima”. Mentre l’insegnante Filippina Di Marca ha dichiarato: “La celebrazione di questo avvenimento ha portato frutti di maturazione nei nostri cuori e sicuramente avrà una ricaduta nella vita spirituale e nei nostri comportamenti”.

Don Pino Carà