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venerdì 25 novembre 2011

RESTAURI PER LA CHIESA SAN BENEDETTI E SAN FRANCESCO

                         Più di due milioni per chiese barresi


IL VICARIO EPISACOPALE
MONS. GIUSEPPE PACI
CHIESA SAN BENEDETTO
CHIESA DI SAN FRANCESCO

IL SINDACO ANGELO FERRIGNO
BARRAFRANCA. “Sono stati finanziati due milioni e 250 mila euro per due chiese barresi”. La notizia è stata data in un comunicato congiunto tra il sindaco di Barrafranca Angelo Ferrigno ed il vicario episcopale dei Beni Culturali ecclesiastici della diocesi piazzese Don Pino Paci.

Un milione e 250 euro è stanziato per la Chiesa di San Benedetto dal ministero dell’interno fondi del culto, mentre un milioni è andato per la chiesa di San Francesco dalla regione siciliano dal finanziamento dell’Unione Europea per i fondi culturali. I relativi progetti sono stati preparati, quello di San Benedetto del comune di Barrafranca, mentre quello di San Francesco è stato predisposto dalla soprintendenza ai beni culturale di Enna, sezione salvaguardia dei beni culturali.

Le due chiese sono patrimonio del FEC (Fondo edifici di culto) del Ministero dell’Interno che ha un patrimonio costituito da oltre settecento chiese nonché conventi, caserme, un castello, centinaia di unità immobiliari, fondi rustici, cascine, boschi e selve, diffusi su tutto il territorio nazionale. Il Fondo Edifici di Culto (istituito dalla legge 20 maggio 1985 n. 222) è un ente dotato di personalità giuridica. L'origine del suo patrimonio deriva alle leggi della seconda metà del 1800, con le quali lo Stato italiano si appropriò di gran parte dei beni della Chiesa cattolica. Il FEC è amministrato dal ministero dell'Interno attraverso la Direzione centrale per l'amministrazione del Fondo Edifici Culto, affiancata da un apposito Consiglio di Amministrazione. A livello provinciale è amministrato dai prefetti. Il fine istituzionale del Fondo Edifici di Culto è costituito dalla conservazione e dalla valorizzazione delle chiese di proprietà.

La chiesa di San Benedetto è considerata una delle più belle di Barrafranca, ed è un vero gioiello in stile del tardo barocco - rococò siciliano, particolarmente pregevole è il suo valore storico e artistico. In precedenza al fine di predisporre l’intervento era stato siglato un protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale, il prefetto di Enna ed il vescovo della diocesi di Piazza Armerina Mons. Michele Pennisi, e subito dopo una convenzione con il Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Sicilia - Calabria di Palermo. A redigere tutta la documentazione anche il vicesindaco Enzo Pace, il cui progetto di massima è stato accolto grazie anche all’intervento del sottosegretario On. Gianni Letta. Il vicesindaco Pace ha rimarcato che al più presto si procederà all’iter della gara restituendo la splendida chiesa alla cittadinanza.

La chiesa di San Francesco fu edificata intorno al 1694 su progetto di Michelangelo da Caltagirone accanto al convento di vaste proporzioni che i frati eressero fra il 1694 e il 1697. Oggi, parte di questo convento costituisce il Palazzo Municipale. La facciata è opera dell’artista barrese Santo Scarpulla, il quale vi lavorò intorno al 1923, aiutato da Giuseppe Cavagrotte, un intagliatore pure di Barrafranca. All’interno, sulla volta centrale domina un grande affresco rappresentante San Francesco che riceve le stigmate. In alto le pareti laterali sono affrescate e intervallate da finestre. Gli affreschi di destra sono completamente rovinati, e quelli di sinistra, in buono stato, rappresentano la vita di San Francesco.Ne completa il ciclo, infine, un ultimo affresco di più vaste proporzioni, collocato sopra i tre archi della cantoria, che raffigura il Martirio dei Santi Francescani.
Don Pino Carà