Visualizzazioni totali

martedì 8 novembre 2011

FORESTALI IN SITI ARCHEOLOGICI


Bonificato il sito archeologico di Contrada Runzi

PIETRAPERZIA. Lavori di bonifica per il sito archeologico di contrada Runzi. Cinquanta forestali dell’antincendio di postazione a Marcato Bianco sono stati dirottoti in contrada Runzi a seguito di un accordo tra  la Soprintendenza alle belle di Enna e l’ispettorato foresta provinciale.  I 50  lavoratori appartengo alla squadra estiva dell’antincendio e sono  i 151nistri che per legge dove completare le relative giornate. Con questo nobile progetto ed encomiabile iniziativa si sta facendo un lavoro di qualità in un sito archeologico che era dominato dalle erbacce e dall’incuria.

       Ieri mattina per conto dell’Archeoclub  il sito è stato visitato dal’archeologo Gianluca Miccichè che ha apprezzato il lavoro puntiglioso e di qualità dei cinquanta forestale ed ha dichiarato: “E’ un’iniziativa che sta restituendo alla comunità siti di grande valore turistico. Abbiamo proposto al sindaco Emma di allargare l’iniziativa ai siti di Tornabè, Rocche,  Crastòs e la Piramide di Cerumbelle”.

       “ Già – afferma il sindaco Vincenzo Emma -mi sto relazionando con la soprintendenza e con il corpo forestale per la bonifica degli altri siti. Nel nostro circuito turistico abbiamo la presenza di questi siti, che stiamo attenzionando anche con la viabilità rurale; in parte abbiamo sistemato quella che conduce alle Rocche dove vi sono centinaia di tombe di insediamento greco del neolitico”.

       “Il sito archeologico Runzi – afferma ingegner Francesca Calì, esperta archeologa -  è già stato acquisito al demanio regionale con D.A.  8911/1992, infatti è stato oggetto di regolari campagne di scavo, condotte dalla Soprintendenza BB.CC. e AA di Enna negli anni ’80, che hanno permesso di mettere in luce alcuni livelli di frequentazione dell’area in età preistorica e parte delle strutture architettoniche di un complesso edilizio di età romana. La consistente presenza delle strutture antiche già esplorate, ed il loro buon stato di conservazione, ha consentito un significativo intervento di valorizzazione, senza la necessità di un ulteriore intervento di scavo se non quello di pulizia superficiale dei muri e dei vari ambienti esplorati, realizzato tramite il PIT 11 Enna: Turismo tra Archeologia e Natura, diretto dall'arch. Giuseppe Paolino e uno staff tecnico composto da archeologo, agronomo e geologo. L'intervento consisteva nel miglioramento dell’accesso a partire da un sistema di segnaletica, che informasse i turisti di passaggio, posizionata agli incroci di confine dell’ambito comunale; inoltre venne sistemata l'area d sosta per gli automezzi e venne realizzata una barriera doppia di vegetazione di presidio che costituisse freno e filtro a detriti e trasporto solido, e venne condotto un restauro ambientale delle aree, consistente nel ripristino dell’assetto geomorfologico preesistente comprese le opere di presidio quali muri a secco di delimitazione e contenimento, fossati, manutenzione  dell’impianto arboreo arbustivo tradizionale e la loro qualificazione. Si realizzò il sistema dei percorsi di visita con sentieri in terra battuta, corredandolo di pannelli didattici in serigrafia su supporto metallico con foto e didascalie che descrivessero i luoghi di visita. Venne ristrutturato anche un antico rudere, in cui si ricavarono i servizi igienici e un riparo in caso di cattivo tempo. Venne posta particolare attenzione nell'adozione di soluzioni che risolvessero il superamento delle barriere architettoniche, sia per i percorsi di visita che per l'accesso al fabbricato di servizio”.

Don Pino Carà