Bonificato il sito
archeologico di Contrada Runzi
PIETRAPERZIA. Lavori di bonifica per il
sito archeologico di contrada Runzi. Cinquanta forestali dell’antincendio di
postazione a Marcato Bianco sono stati dirottoti in contrada Runzi a seguito di
un accordo tra la Soprintendenza alle
belle di Enna e l’ispettorato foresta provinciale. I 50
lavoratori appartengo alla squadra estiva dell’antincendio e sono i 151nistri che per legge dove completare le
relative giornate. Con questo nobile progetto ed encomiabile iniziativa si sta
facendo un lavoro di qualità in un sito archeologico che era dominato dalle
erbacce e dall’incuria.
Ieri
mattina per conto dell’Archeoclub il
sito è stato visitato dal’archeologo Gianluca Miccichè che ha apprezzato il
lavoro puntiglioso e di qualità dei cinquanta forestale ed ha dichiarato: “E’
un’iniziativa che sta restituendo alla comunità siti di grande valore
turistico. Abbiamo proposto al sindaco Emma di allargare l’iniziativa ai siti
di Tornabè, Rocche, Crastòs e la
Piramide di Cerumbelle”.
“
Già – afferma il sindaco Vincenzo Emma -mi sto relazionando con la
soprintendenza e con il corpo forestale per la bonifica degli altri siti. Nel
nostro circuito turistico abbiamo la presenza di questi siti, che stiamo
attenzionando anche con la viabilità rurale; in parte abbiamo sistemato quella
che conduce alle Rocche dove vi sono centinaia di tombe di insediamento greco
del neolitico”.
“Il
sito archeologico Runzi – afferma ingegner Francesca Calì, esperta archeologa
- è già stato acquisito al demanio
regionale con D.A. 8911/1992, infatti è
stato oggetto di regolari campagne di scavo, condotte dalla Soprintendenza
BB.CC. e AA di Enna negli anni ’80, che hanno permesso di mettere in luce
alcuni livelli di frequentazione dell’area in età preistorica e parte delle
strutture architettoniche di un complesso edilizio di età romana. La
consistente presenza delle strutture antiche già esplorate, ed il loro buon
stato di conservazione, ha consentito un significativo intervento di
valorizzazione, senza la necessità di un ulteriore intervento di scavo se non
quello di pulizia superficiale dei muri e dei vari ambienti esplorati,
realizzato tramite il PIT 11 Enna: Turismo tra Archeologia e Natura, diretto
dall'arch. Giuseppe Paolino e uno staff tecnico composto da archeologo,
agronomo e geologo. L'intervento consisteva nel miglioramento dell’accesso a
partire da un sistema di segnaletica, che informasse i turisti di passaggio,
posizionata agli incroci di confine dell’ambito comunale; inoltre venne
sistemata l'area d sosta per gli automezzi e venne realizzata una barriera doppia
di vegetazione di presidio che costituisse freno e filtro a detriti e trasporto
solido, e venne condotto un restauro ambientale delle aree, consistente nel
ripristino dell’assetto geomorfologico preesistente comprese le opere di
presidio quali muri a secco di delimitazione e contenimento, fossati, manutenzione dell’impianto arboreo arbustivo tradizionale
e la loro qualificazione. Si realizzò il sistema dei percorsi di visita con
sentieri in terra battuta, corredandolo di pannelli didattici in serigrafia su
supporto metallico con foto e didascalie che descrivessero i luoghi di visita.
Venne ristrutturato anche un antico rudere, in cui si ricavarono i servizi
igienici e un riparo in caso di cattivo tempo. Venne posta particolare
attenzione nell'adozione di soluzioni che risolvessero il superamento delle
barriere architettoniche, sia per i percorsi di visita che per l'accesso al
fabbricato di servizio”.
Don Pino Carà