Oggi la festa di San Nicola
PIETRAPERZIA. Oggi si celebra la festa di San
Nicola nell’omonima chiesa. Presidente del comitato è l’insegnante Giovanna
Guarnaccia, responsabile delle attività ecclesiali e caritative della chiesa. La
cerimonia sarà presieduta dal rettore Don Pino Carà, responsabile del turismo e pellegrinaggi
diocesani. La festa del grande vescovo di Myra è stata inserita nel contesto
dei festeggiamenti dell’Immacolata della quale nella parrocchia Santa Maria si
stata svolgendo la novena. Nella chiesa San Nicola si venera la statua del Santo di fattura
bizantina. La chiesa è stata costruita prima degli anni mille e durante la
conquista musulmana fu trasformata in moschea. In questa circostanza la nicchia
fu annullata con una parete esterna ed il santo rimase nascosto per otto
secoli. Quando si procedette a creare degli altari ci si accorse della parete
posticcia e quindi si intervenne per abbatterla e la statua ritornò al suo
primitivo splendore. Nel frattempo il culto era scemato, nonostante che San
Nicola sia stato il primo patrono del paese: questo si ricava dalla bontà della
statua.
Su San
Nicola scrive la dottoressa Giovanna
Costantini antropologa: “San Nicola nacque probabilmente a Pàtara in Licia, in
Asia Minore (attuale Turchia) tra il 260 e il 280, da Epifanio e Giovanna che
erano cristiani e benestanti. Fu cresciuto cristianamente; perse prematuramente
i genitori a causa della peste. Divenne così erede di un ricco patrimonio che
impiegò per aiutare i bisognosi. In seguito lasciò la sua città natale e si
trasferì a Myra dove venne ordinato sacerdote. Alla morte del vescovo
metropolita di Myra, venne acclamato dal popolo come nuovo vescovo.
Imprigionato ed esiliato nel 305 da Diocleziano, fu poi liberato da Costantino
nel 313 e riprese l'attività apostolica. Non è certo che sia davvero
stato uno dei 318 partecipanti al Concilio di Nicea del 325, durante il quale
avrebbe condannato duramente l'arianesimo, difendendo la verità cattolica. Gli
scritti di San Andrea di Creta e di San Giovanni Damasceno ci confermano
l'ortodossa fede di Nicola.
Nicola si occupò anche del
bene dei suoi concittadini, ottenne dei rifornimenti durante una carestia e
ottenne la riduzione delle imposte dall'Imperatore. Morì a Myra il 6 dicembre,
presumibilmente nell'anno 343, forse nel monastero di Sion, e già allora si
diceva compisse miracoli; tale convinzione si consolidò dopo la sua morte, con
il gran numero di leggende che si diffusero ampiamente in Oriente, a Roma e
nell'Italia meridionale.
Le sue spoglie furono
conservate con grande devozione di popolo, nella cattedrale di Myra fino al
1087. Grande è la venerazione a lui tributata dai cristiani ortodossi. Le sue
spoglie furono trasferite a Bari il 29 settembre 1089; esse trovano sistemazione
nella cripta della basilica. Fu fatto
beato dal papa Urbano II. Da allora San Nicola divenne patrono di Bari e le
date del 6 dicembre (giorno della morte del santo) e 9 maggio (giorno
dell'arrivo delle reliquie) furono dichiarate festive per la città.
San Nicola
è famoso anche al di fuori del mondo cristiano perché la sua figura ha dato
origine al mito di Santa Claus(o Klaus), conosciuto in Italia come Babbo Natale”.
L.S.