Raccolta di firme popolari
per chiedere la convocazione del consiglio comunale contro le tasse
TEAM DI LAVORO
PIETRAPERZIA. Sono state raccolte un migliaio di
firme nella giornata di ieri per chiedere una convocazione del consiglio
comunale straordinario ed urgente per ridiscutere le tariffe IMU, TARES ed IRPEF. L’iniziativa è venuta da parte dei
membri del direttivo del partito
democratico che con le loro bandiere si sono piazzati al centro di Piazza
Vittorio Emanuele a raccogliere le firme. Il testo dei firmatari e le firme
andranno al presidente del consiglio
comunale Rosa Maria Giusa ed al sindaco Vincenzo Emma.
“Convocherò
tempestivamente il consiglio comunale – dichiara la presidente Rosa Mara Giusa –
con questo problema all’ordine del giorno. Spero di poterlo fare l’indomani di
Santo Stefano e metterò altri punti all’odg. per fare risparmiare il bilancio
comunale”.
“Sono
momenti terribili per la comunità pietrina – dichiara il vice segretario del Pd
Antonio Di Gloria – perché c’è un fine d’anno pirotecnico di scadenze:
televisione, assicurazione, tassa della macchina, telefono, luce, gas, rifiuti
ed altre scadenze. Ho visto persone che hanno pianto per la tragicità in cui si trovano. Il consiglio
comunale deve trovare soluzioni e dare serenità alla comunità. Il mondo
cattolico sta facendo decorosamente la sua parte, ma è una goccia d’acqua
nell’oceano”.
Ad occuparsi della raccolta
delle firme sono alcuni dirigenti del partito tra cui la segretaria Sara Ippolito,
l’ex segretario Giovanni Barrile ed il team di Antonio Di Gloria. In appoggio Franco Di Calogero, Salvatore
Tomasella, Carletto Bonaffini ed altri. Conclude Giovanni Barrile:
“Pietraperzia non è Roma o Milano. Chiediamo delle tasse sopportabili dalla
nostra cittadinanza; infatti il sindaco di Enna Paolo Garofalo è riuscito ad
abbassare Imu, Irpef e Tares del 30 per cento; questo può essere fatto anche
per il nostro paese. In questi giorni stanno arrivando ai cittadini da parte
del comune le richieste di pagamento Tares con il nuovo “metodo” di pagamento F
24 ed altre “incombenze finanziarie”. In molti si chiedono: “Come facciamo a
pagare tutte queste tasse entro dicembre? Chiediamo che i cittadini non vengano
tartassati in maniera così spropositata e facciamo appello ai nostri governanti
per non spremere i cittadini all’inverosimile. Il dramma è alto ed i cittadini sono disperati. Da registrare
che in paese ci sono famiglie che non riescono ad avere gli alimenti
sufficienti per sopravvivere e spesso sono costretti a bussare alla Caritas per i bisogni primari”.
Giuseppe Carà