Consiglio comunale su Imu e Tares
Il primo cittadino Enzo Emma
LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ROSA MARIA GIUSA
Il primo cittadino Enzo Emma
LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ROSA MARIA GIUSA
PIETRAPERZIA.
In consiglio comunale sono stati definiti in modo definitivo l’Imu e la Tares. Resta
dello 0,4 per cento per le abitazioni
principali; invece si passa dalla Tarsu
alla Tia per il servizio rifiuti. Viene
revocato il regolamento che prevedeva che le case del centro storico cedute al
comune venivano affidate a chi si
impegnava a restaurarle; il consiglio ha approvato un nuovo regolamento con
l’aggiunti di altri articoli.
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Per
la tassa sui rifiuti l’assessore al bilancio Graziano Sammartino ha comunicato
ufficialmente: “Per le tariffe di servizio dei rifiuti si pagherà in base al numero di
abitanti della casa. Pagherà di più chi produce di più. Siamo riusciti, nei
parametri della legge, a sviluppare un piano quanto più equo possibile pur
nella salvaguardia del settore commerciale. La nuova tabella di tassametro
prevede il cambiamento dalla passate sei voci alle attuali 30”.
I consiglieri di opposizione coordinati
dal capogruppo Franco Di Calogero hanno dato voto negativo dichiarando che si tratta di un’altra sonora batosta per la
comunità pietrina”,
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Le
nuovo tariffe dell’Imu comunicate da Graziano Sammartino sono le seguenti: “Per le case dei residenti all’estero si passa
dallo 0,4 allo 0,65. Uno sconto sostanzioso per gli immobili dati in comodato
d’uso a parenti entro il primo grado che li utilizzano come abitazione
principale. Si passa dallo 0,86 allo 0,55 per cento. per le attività
commerciali “di proprietà degli esercenti e dei parenti in linea retta entro il
primo grado” da 0,86 a 0,6. Stessa aliquota per i locali C 1 non affittati. Per
gli altri immobili, si registra un aggravio e si passa dallo 0,86 allo 0,96 per
cento. Sconto anche per gli “immobili produttivi di categoria D”. si va dallo
0,86 allo 0,76”.
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L’opposizione
respinge anche questa proposta perché colpirà gi emigrati. Il regolamento case
del centro storico, nella nuova formulazione, prevede che le case vengano
cedute dal Comune ai richiedenti prima del loro restauro.
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Il
sindaco concludendo ha dichiarato: “Eviterà
di pagare molto più cari gli oneri di trasferimento delle case a restauro
avvenuto. Un’altra modifica riguarda la possibilità di costruire le case in gesso come previsto dal
precedente regolamento. Questo per diminuire le spese di restauro o di
ricostruzione delle case stesse.
Anche su tale punto l’opposizione ha
votato contro perché chiedeva di modificare il precedente regolamento con
l’aggiunta di altre modifiche
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Giuseppe
Carà