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venerdì 15 marzo 2013

DOMENICA 17 MARZO FESTA DI SAN GIUSEPPE



Anticipata la festa di San Giuseppe a domenica prossima
 PIETRAPERZIA. La festa di San Giuseppe viene anticipata a domenica prossima giorno 17 marzo. La festa può essere spostata alla domenica più vicina al 19 marzo quindi può essere prima o dopo. L’onore delle festa è ricaduto sul parroco Giuseppe Rabita
Oggi comincia un triduo di preparazione che sarà dettato da Don Osvaldo William Brugnone. Elemento di grande spessore nella celebrazione della festa sarà “La Sagra ei Soldati di Erode”. I personaggi della sagra saranno: Flavia Monachino nella parte della Madonna; Francesco Santagati il bambino Gesù; Angelo Carità l’Angelo. I tre soldati  di Erode che cercano Gesù Bambino per ucciderlo saranno:  Filippo D’Alessandro, Filippo Bonfirraro e  Roberto Falzone.
       “La festa di San Giuseppe è molto partecipata – dichiara il parroco Rabita - perché il santo è il custode della Santa Famiglia ed il suo messaggio diventa attuale, in quanto le nostre famiglie si trovano ad affrontare numerose difficoltà. Inoltre abbiamo preferito di fare la festa di domenica con un  anticipo di due giorni perché la domenica alla sagra partecipa una marea di persona.
 "La Sagra dei saldati d’Erode" consiste   nella   recitazione dell'episodio evangelico che ricorda "La Fuga in Egitto"; in modo particolare quando i soldati d’Erode vengono mandati in giro per cercare il Bambino.
La processione della Sagra prenderà il via dalla parrocchia Santa Maria di Gesù ed arrivata in  Piazza Madrice, trova ad attenderla i soldati di Erode che danno il via alla rappresentazione scenica. I soldati saranno abbigliati da cavalieri di Spagna portando: mantelli di seta, pantaloni aderenti, cinturone nero, stivale di cuoio, cappello, guanti bianchi, e sciabola simile a quella in dotazione all'arma dei carabinieri.  La Sacra Famiglia impaurita per la presenza dei soldati erodiani si ferma.  Comincia la declamazione dei versi dell'abate Salvatore Russo; le tre guardie spiegano il motivo che li spinge ad uccidere gli innocenti d’Israele. Interviene l'Angelo con la famosa affermazione "Deh, fermate la barbara mano!".  Così viene bloccata la loro mano omicida e l'angelo dissuade i soldati dall'atrocità del loro proposito: se essi uccidono quel Bambino, uccideranno il figlio di Dio. Presa coscienza dell'atroce errore che avrebbero commesso, i tre ufficiali chiedono perdono e si ritirano dalla scena, ritornando alle loro case. Così la Sacra Famiglia può accedere sul palco dove c'è una gran tavola imbandita di cibi succulenti, offerti dalla generosità dei fedeli. La manifestazione si conclude con la recita d’alcuni versi da parte dell'Angelo e con la benedizione impartita a modo di croce del Bambino Gesù e con l'appetitosa verifica della bontà dei cibi, da parte dei tre attori che interpretano la Sacra Famiglia.
La tradizione dei soldati d’Erode è d’origine barrese e risale alla seconda meta del 1700, quando l'abate barrese Giuseppe Nicolò Baldassarre Russo pensò di verseggiare l'episodio evangelico de "La fuga in Egitto".  L'episodio in forma di dialogo è stato liberamente interpretato nei contenuti dall'abate Russo.
La prima rappresentazione a Pietraperzia avvenne il 19 marzo del 1924 e fu interpretata da attori barresi. Questa recitazione fu organizzata dai falegnami soci della società operaia "Regina Margherita". La giornata di San Giuseppe si  chiude con la processione che percorre le seguenti vie: San Giuseppe, Sant’Orsona, Umberto, La Masa, Corso Vittorio Emanuele , Stefano Di Blasi,  Oberdan, Dogali, Cascino, Orsola, CDella Pace, Di Blasi, Vittorio Emanule  e Barone Tortorici.
Giuseppe Carà