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sabato 30 marzo 2013

VISITA AI SEPOLCRI 28 MARZO 2013



Visita ai sepolcri


PIETRAPERZIA. Nella ricchezza delle celebrazioni il Giovedì Santo con la visita ai “Sepolcri”, riesce a coinvolgere tutto il paese. La serata ha favorito la presenta delle persone che in modo composto hanno fatto il giro delle chiese. Le chiese sono state stracolme di persone che in modo devoto hanno pregato Gesù eucaristia. I Sepolcri sono stati allestito nelle seguente chiese: Matrice, Santa Maria della Grazie, Santa Maria di Gesù e San Nicolò, dove ogni anno eccelle per un particolare gusto e finezza dato dai veli. Quello di san Nicolò è stato allestito da Calogero Vinci, Vincenzo Zarba, Vincenzo Vitale, Pina Vinci Giovanna Guarnaccia, Francesca Pagliaro, Maria Di Natale e Maria Buccheri.
       Hanno fatto processioni le tre confraternite: Maria Santissima del Soccorso di Giuseppe Maddalena, La Consorelle dell’addolorata di Rocchina Scalieri, del Preziosissimo sangue di Michele Corvo. Hanno presieduto le processioni i parroci Giuseppe Rabita e Giovanni Bongiovanni.
       Le visite sono state precedute dalla messa in Coena Domini e dalla lavanda dei piedi a dodici confrati. Per sepolcro  s’intende l’altare dove viene risposto il Santissimo dopo la messa in “Coena Domini”, che ricorda l’Istituzione dell’Eucaristia, del Sacerdozio Cattolico e del Comandamento dell’Amore.  In tutte le chiese è stato addobbato un altare con particolare finezza e con simboli eucaristici. Dopo la messa con il canto  “Adoriamo il Sacramento” l’ostensorio è stato riposto nell’altare della “Cena”. Subito dopo l’assemblea si è sciolta e sono iniziate le “Visite ai Sepolcri”. Tutta la gente del paese ha visitato le chiese addobbate ed ha pregato Gesù Eucaristia per i bisogni materiali e spirituali della propria famiglia.
       Alle ore 22,30 in tutte le chiese è stata fatta un’ora di adorazione comunitaria a cui hanno partecipato molti giovani, che hanno animato la liturgia. E’ risultata molto efficace in tutte le chiese  la lavanda dei piedi  per ricordare il gesto del Cristo fatto nell’ultima cena agli apostoli.
Giuseppe Carà