La benedizione della Palme
PIETRAPERZIA. Con la cerimonia della benedizione delle
palme e dei ramoscelli di ulivo nelle tre parrocchie e nella chiesa San Nicolò
siamo nei riti della “Settimana Santa”. Singolare la calcata sull’asina del
parroco Giuseppe Rabita parroco della chiesa madre.
La benedizione delle palme è stata fatto nella chiesa del
Rosario e vi ha partecipato una marea di persone. Poi è snodata la processione
per la chiesa madre. Per rendere più fedele il rito alla liturgia don Giuseppe Rabita ha cavalcato un’asina ed è
cominciata la processione per la chiesa madre, come simbolo dell’entrata di
Gesù a Gerusalemme. Invece il parroco
Bongiovanni ha benedetto le pale nella chiesa di San Rocco e poi vi è stata la processione per la chiesa Santa
Maria. Migliaia i ramoscelli distribuiti in tutte le processioni. Non sono
mancate delle palme artisticamente lavorate segno di una tradizione molto
sentita specialmente tra i bambini che sono stati numerosi.
Con la
benedizione delle palme comincia la settimana santa che si chiude con la veglia
pasquale. Elemento forre è il triduo pasquale: Il Giovedì Santo di mattina
tutti i sacerdoti ed i cresimanti parteciperanno alla Messa Crismale celebrata
dal vescovo nella cattedrale piazzese ed i presbiteri rinnoveranno le promesse
sacerdotali. Il giovedì di pomeriggio si avrà la messa “In Coena domini” che si
conclude con la riposizione del Santissimo nell’Altare dell’Eucaristia. Subito comincia la vista ai sepolcri (termine
in uso molto improprio). Il Venerdì Santo è previsto il digiuno e l’astinenza;
nel pomeriggio l’adorazione della croce e viene preso il crocifisso che viene
portata in chiesa madre e poi la sera in processione come “Lu Signuri di
fasci”. Il Sabato Santo con grande solennità si avrà la veglia pasquale che in
chiesa madre inizierà alle are 22 ed a
mezzanotte si avrà la caduta de “La tiledda”. Per Pasqua a mezzogiorno si avrà
l’Ancuntru in piazza Vittorio Emanuele e la sera la processione del Cristo
Risorto con la Madonna. La Pasqua vedrà il rientro di tanti turisti, specie di
emigrati che hanno il voto di portare la bara de “Lu Signuri di li Fasci”. Nei primi giorni della settimana
santa si ha l’adorazione eucaristica in
Chiesa Madre con turni di vigilanza delle consorelle dell’addolorata e della
confraternita degli agonizzati o Maria Santissima del perpetuo Soccorso”.
Giuseppe
Carà