Amministratore Diocesano
della Diocesi di Piazza Armerina
Carissimi
fratelli e sorelle,
ieri 28 febbraio 2013, dopo che Papa
Benedetto XVI ha lasciato la sede pontificia in Vaticano per raggiungere Castel
Gandolfo, dalle ore 20 il soglio petrino
è rimasto vacante.
A circa otto anni dall’inizio del
Suo pontificato, il Santo Padre ha
scelto la “parte migliore” nella meditazione e nella preghiera in comunione con Gesù Cristo
come pellegrino verso l’Eterno.
Il Papa che abbiamo imparato a
conoscere e ad amare per la Sua particolare delicatezza nei modi e per la
fermezza nel confermare i fratelli nella fede, si “ritira sul monte”, ma ci
assicura, che “resterà sempre con noi e
pregherà per la Chiesa, l’Italia, il mondo”.
Questo evento straordinario, per la
prima volta nella storia degli ultimi secoli, ci consente di rivolgere
direttamente a Lui il nostro sentito
grazie con affetto e stima per il dono del suo ministero pastorale così ricco
di testimonianza di fede, di altissimo
magistero e di straordinaria umiltà. Vogliamo esprimergli, nella
preghiera, la nostra filiale vicinanza e
augurarGli di vivere giorni sereni e
fecondi di grazia in comunione con la Chiesa, corpo vivo di Gesù Cristo.
A partire da oggi invito tutti i fedeli ad invocare lo Spirito di Gesù Risorto perché
illumini i Padri Cardinali elettori che si riuniranno in Conclave e «li renda concordi
nello svolgimento del loro ufficio, sì che l’elezione del Romano Pontefice sia
sollecita, unanime e giovi alla salvezza delle anime e al bene di tutto il
popolo di Dio» (Ordo rituum conclavis,
19).
Invito le parrocchie a proporre momenti comunitari
di preghiera per il buon esito del Conclave. Concedo che nella nostra Diocesi
si celebri nei giorni feriali la Messa «per l’elezione del Papa» (Messale Romano, pag. 784) con il colore
liturgico del Tempo di Quaresima (Cfr. Ordinamento Generale del Messale
Romano, nn. 374 e 347).
Ricordo che dal 1° marzo non si
menziona più il nome del Papa nelle Preghiere Eucaristiche e nella Liturgia
delle Ore; dal momento della proclamazione del Romano Pontefice eletto, nelle
celebrazioni liturgiche si ricorderà il nuovo Papa nel modo consueto.