La sagra della Fuga in Egitto”
PIETRAPERZIA. Alle ore 13 con la benedizione del Bambino
Gesù si è chiusa la sagra de “La Fuga in Egitto”, che costituisce l’elemento
principale della festa di San Giuseppe. La sagra si è tenuta nella piazza della
Chiesa Madre, con una marea di gente, legata alla benedizione del Bambino. I
personaggi della sagra sono stati: Flavia Monachino nella parte della Madonna;
Francesco Santagati il bambino Gesù; Angelo Carità l’Angelo. I tre soldati di Erode che cercavano Gesù Bambino per
ucciderlo sono stati: Filippo
D’Alessandro, Filippo Bonfirraro e
Roberto Falzone.
La festa ha
visto in prima linea il parroco Giuseppe Rabita, Don Osvaldo Brugnone e la
categoria dei falegnami e gli ebanisti. La processione è stata alle 19,30 ed ha
percorso le seguenti vie: San Giuseppe, Sant’Orsola, Umberto, La Masa, Corso
Vittorio Emanuele, Stefano Di Blasi,
Oberdan, Dogali, Cascino, Orsola, Della Pace, Di Blasi, Vittorio
Emanule e Barone Tortorici.
Alla sagra hanno dato la presenza il
sindaco Enzo Emma, la giunta comunale, la presidente del consiglio comunale Rosa
Maria Giusa, e quasi tutti i consiglieri
comunali e come di consueto presente il presenzialista Salvatore Di Calogero. Inoltre
il presidente del circolo di cultura Giovanni Falzone, la presidente della Pro
Loca Alessia Falzone ed il presidente dell’Archeoclub Andrea Rapisardi.
Presenti alche il preside Arcangelo Amoroso ed il vicario Salvatore Mastrosimone. Presenti anche tutti
membri del consiglio di istituto. Non sono mancati il luogotenente Pasquale
Tumminaro, il maresciallo Giuseppe Giuliane ed il brigadiere Salvatore
Giordano. Per i vigili Gino Stringi
Prima del
commiato della folla ha preso la parola don Rabita che ha comunicato: “Quest’anno non ci saranno i giochi pirotecnici data le
difficoltà economiche del nostro ambiente; se dovessimo avere qualche avanzo,
questo andrebbe agli indigenti, specie ai ragazzi per le spese scolastiche.
Una
pubblicazione sulla Fuga in Egitto è stata fatta dal parroco Filippo Marotta, dove afferma che tale
sceneggiata è nata a Barrafranca su invenzione del abate Salvatore Russo e poi fu importata a a Pietraperzia dal presidente
della società “Regina Margherita”, che interpretò
una parte dei soldati di erode.
Giuseppe Carà