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domenica 9 marzo 2014

DECUDUTA LA CENTENARIA MARIA FRETTO


Deceduta Maria Fretto

MARIA FRETTA CON IL SINDACO ED I FAMILIARI

 Maria Fretto

PIETRAPERZIA. Deceduta Maria Fretto già centenaria: aveva festeggiato il suo centesimo genetliaco il 27 dicembre scorso. E’ venuta meno all’affetto dei suo cari ieri pomeriggio a 39 giorni della grande festa del suo centenario a cui partecipò il sindaco Vincenzo Emma e tutta la giunta comunale. La signora Maria era vedova del blasonato Filippo La Torre. Il rito di commiato sarà oggi alle ore 15 nella parrocchia Santa Maria di Gesù in piazza Vittorio Emanuele
e sarà officiato dal parroco monsignor Giovanni Bongiovanni. Fino all’ultimo momento del passaggio alla vita eterna si è mantenuta lucida e comunicativa e si rallegrava delle visite che parenti, amici e conoscenti le andavano a fare. La sua saluta è stato sempre in ottimo stato e fino alla tarda età  è stata una provetta ballerina. La signora Maria Fretto abitava nella sua abitazione di piazza della Repubblica nei paraggi dell’ufficio postale a ridosso della centralissima piazza Vittorio Emanuele. A casa viveva con la figlia Agata La Torre, il genero Armando Lunetta, l’eclettico nipote Fabrizio Lunetta e l’affettuosissima nipote Sabrina, sposata con Jean Luc Saporito e l’unico pronipote della  centenaria, il piccolo Alexandre. Maria Fretto nacque a Pietraperzia il 27 dicembre 1913 da Michele Fretto e Maria Di Calogero. Si era specializzata nell’arte del ricamo realizzando pregevoli ed artistici manufatti con l’arte dei ricamo e del filet. Alcune delle sue realizzazione di talento sono ben esposte nella sua abitazione di piazza della Repubblica. Maria Fretto, carattere geniale amava la musica, il ballo, la pittura, il teatro, il ricamo. Fino ad un recente passato si faceva ammirare nelle serata  di dancing organizzate dall’Ancescao (Santa Rita Anziani Sempre Giovani e da altre associazioni pietrine) di Giovanna Di Dio. Ai festeggiamenti per i suoi 100 anni lei aveva dichiarato: “Il segreto della mia longevità risiede in una vita sana ed equilibrata”.
Giuseppe Carà