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mercoledì 12 marzo 2014

SCIOPERO DEI FORESTALI



Forestali a Palermo. Torna il sereno

LA DELEGAZIONE PIETRINA

PIETRAPERZIA. “E’ stata una giornata di grande successo – afferma l’assessore Salvatore Di Calogero – lo sciopero regionale dei forestali. Con noi sono venute 60 persone; capo delegazione è stato Antonio Messina che ha tenuto amalgamato il gruppo  durante lo sciopero. E’ stata una manifestazione di grande spessore perché il problema è sentito e vissuto da tutti i forestali della regione. Il nostro gruppo pietrino ha grossi problema perché spesso per terminare le giornate di diritto deve andare in altri comuni, come Piazza Armerina ed Aidone; inoltre la trasferta non è stata prevista nella paga giornaliera”.

       Molto giulivo Antonio Messina il quale afferma: “Questa volta siamo tornati con delle certezze. Il presidente della regione Rosario Crocetta ci ha dato certezze assolute; infatti ogni lavoratore ha avuto garantito che anche per il 2014 ognuno farà le giornate della fascia a cui appartiene. Nonostante che il commissario regionale abbia bloccato i fondi  della forestazione, tuttavia la ragioneria della regione ha risolto il problema e quindi si dà serenità a tante famiglie il cui unico reddito proviene dalla forestale. Già è stato fatto un primo storno di bilancio e quindi i primi a partire prossimamente saranno i 151unisti ed a rotazione i 101unisti e 78unisti; invece un fatto nuovo è che i lavoratori dell’antincendio presteranno il loro servizio nei mesi di maggio e giugno che sono i periodi in cui c’è l’esplosione di incendi a volte anche dolosi; infine è previsto anche, che le trasferte saranno a carico della Regione”.

       “Ho avuto l’opportunità – dichiara l’assessore Salvatore Di Calogero – di parlare in corridoio con il presidente Crocetta e gli ho proposto di assumere altre persone che non sono ancora forestali, quando si ha lo scivolo dei pensionamenti o per sfortuna eventuali decessi. Crocetta mi ha risposto che il problema lo porterà alla commissione studio della forestazione ed alle possibilità di bilancio”.

Giuseppe Carà