Il Cavaliere Michele Ferrera è il presidente dell’ANCR (Associazione
nazionale combattenti e reduci).
IL TEAM DI GESIONE
IL PRESIDENTE MICHELE FERRERA
PIETRAPDERZIA. Il cavaliere Michele Ferrera è il
nuovo presidente dell’ANCR (Associazione nazionale combattenti e reduci) della sezione
locale: è stato eletto per acclamazione, insieme al direttivo, al termine
del 27° congresso sezionale. Il consiglio di amministrazione è così strutturato:
presidente Michele Ferrera, vice presidente Giovanni Giuseppe Giuliano,
segretario Giuseppe Miraglia, cassiere Salvatore Mastrosimone; consiglieri: Liborio
Viola, Salvatore Rosselli, Salvatore
Miccichè; sindaci revisori: Michele Miraglia, Emanuele Cattivello, Salvatore
Calì, probiviri: Salvatore Fiorino, Filippo
Vitale e Franco Di Calogero.
L’elezione
è avvenuta per acclamazione e sono stati presenti: il cavaliere ufficiale Giuseppe
Piazza presidente provinciale; Giuseppe Regalbuto e Michele Squillace, vice
presidenti provinciali; Severino Cuci componente del direttivo provinciale.
L’assemblea
si è svolta martedì sera nella sede dell’ANCR in piazza Vittorio Emanuele ed è stata molta
partecipata.
Il cavaliere Ferrera è stato
presidente per diversi anni dopo la morte del cavaliere Domenico Inserra. La
sezione pietrina, fondata nel 1924, oggi conta un centinaio di soci tra cui
nove combattenti e reduci. Il presidente provinciale Giuseppe Piazza ha letto
lo statuto che apre ai soci simpatizzanti. A conclusione dei lavori, è stata letta
la “Preghiera dei combattenti e reduci”.
L’ANCR, è un ente morale di diritto privato. Ha
sede in Roma e fa parte integrante del Consiglio Nazionale permanente delle
associazioni d’arma ed è iscritta all'albo del Ministero della Difesa dal 5
agosto 1982. Nacque a Milano nel marzo 1919 con il nome di "Associazione
nazionale combattenti" (ANC) per unire gli ex combattenti della grande
guerra. Dopo le elezioni del 1919 si spostò verso posizioni più radicali e
democratiche. Il governo Mussolini trasformò l'ANC in Associazione nazionale
combattenti e reduci e dal 1925 ne controllò i vertici. Dopo la seconda guerra
mondiale assorbì anche i reduci di quel conflitto. È oggi un'associazione
apolitica ed apartitica ha la rappresentanza e la tutela degli interessi
materiali e morali dei combattenti e dei reduci di guerra iscritti
all'associazione; mantiene anche vincoli di cameratismo con le tutte le associazioni
d’arma consimili. Tra le iniziative istituzionali conformi alle finalità
sociali organizza raduni, cerimonie, attività ricreative, tutela degli iscritti.
Giuseppe Carà