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sabato 1 marzo 2014

NUOVA DIRIGENZA AI COMBATTENTI E REDUCI


Il Cavaliere Michele Ferrera è il presidente dell’ANCR (Associazione nazionale combattenti e reduci).

IL TEAM DI GESIONE

IL PRESIDENTE MICHELE FERRERA

PIETRAPDERZIA. Il cavaliere Michele Ferrera è il nuovo presidente dell’ANCR (Associazione nazionale combattenti e reduci) della sezione locale: è stato eletto per acclamazione, insieme al direttivo,  al termine del 27° congresso sezionale. Il consiglio di amministrazione è così strutturato: presidente Michele Ferrera, vice presidente Giovanni Giuseppe Giuliano, segretario Giuseppe Miraglia, cassiere Salvatore Mastrosimone; consiglieri: Liborio Viola,  Salvatore Rosselli, Salvatore Miccichè; sindaci revisori: Michele Miraglia, Emanuele Cattivello, Salvatore Calì,  probiviri: Salvatore Fiorino, Filippo Vitale e Franco Di Calogero.
       L’elezione è avvenuta per acclamazione e sono stati presenti: il cavaliere ufficiale Giuseppe Piazza presidente provinciale; Giuseppe Regalbuto e Michele Squillace, vice presidenti provinciali; Severino Cuci componente del direttivo provinciale.
       L’assemblea si è svolta martedì sera nella sede dell’ANCR  in piazza Vittorio Emanuele ed è stata molta partecipata.
Il cavaliere Ferrera è stato presidente per diversi anni dopo la morte del cavaliere Domenico Inserra. La sezione pietrina, fondata nel 1924, oggi conta un centinaio di soci tra cui nove combattenti e reduci. Il presidente provinciale Giuseppe Piazza ha letto lo statuto che apre ai soci simpatizzanti. A conclusione dei lavori, è stata letta la “Preghiera dei combattenti e reduci”.
L’ANCR, è un ente morale di diritto privato. Ha sede in Roma e fa parte integrante del Consiglio Nazionale permanente delle associazioni d’arma ed è iscritta all'albo del Ministero della Difesa dal 5 agosto 1982. Nacque a Milano nel marzo 1919 con il nome di "Associazione nazionale combattenti" (ANC) per unire gli ex combattenti della grande guerra. Dopo le elezioni del 1919 si spostò verso posizioni più radicali e democratiche. Il governo Mussolini trasformò l'ANC in Associazione nazionale combattenti e reduci e dal 1925 ne controllò i vertici. Dopo la seconda guerra mondiale assorbì anche i reduci di quel conflitto. È oggi un'associazione apolitica ed apartitica ha la rappresentanza e la tutela degli interessi materiali e morali dei combattenti e dei reduci di guerra iscritti all'associazione; mantiene anche vincoli di cameratismo con le tutte le associazioni d’arma consimili. Tra le iniziative istituzionali conformi alle finalità sociali organizza raduni, cerimonie, attività ricreative, tutela degli iscritti.
Giuseppe Carà