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lunedì 31 marzo 2014

FIRME POPOLARI CONTRA GLI EXTRACOMUNITARI


Firme contro gli extracomunitari
 LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ROSA MARIA GIUSA
 
PIETRAPERZIA. Raccolta di firme contro gli extracomunitari. “Mi sono state consegnate 800 firme – dichiara la presidente del consiglio Rosa Maria Giusa - tramite il protocollo contro gli extracomunitari da portare in consiglio comunale che ho convocato per domani alle ore 19. Le firme non hanno colore politico perche vi è stato un comitato spontaneo e si è firmato solamente per il problema degli extracomunitari”.
Nel documento  di petizione si legge: “I sottoscritti cittadini di Pietraperzia avendo avuto notizia del possibile arrivo di gruppi di immigrati da ospitare presso strutture comunali, rappresentano l’inopportunità di tale scelta in quanto la nostra comunità è già gravata  da notevoli problemi economici  e sociali, tali da non consentire una adeguata accoglienza ai bisogni di queste popolazioni. Pertanto invitano la S.V. ad ascoltare le ragioni  della nostra comunità ed a provvedere altre forme di aiuto”.
“Il problema degli extracomunitari – continua Rosa Giusa – è diventato un problema cittadino. Vi è molta disinformazione e quindi cercheremo di fare chiarezza nel consiglio comunale. La decisione dev’essere presa dal consiglio comunale, dopo aver inteso le realtà ecclesiali e quelle sociali. Certamente sappiamo che sono extracomunitari che hanno chiesto asilo politico e quindi di tratta di una categoria particolare. Nel paese vi è una dicotomia di posizione e spero di portare la comunità a trovare una sintesi  a questa tragica problematica. Bisognare fare una scelta ponderata tenendo in considerazione la situazione sociale del paese e la realtà disastrata ed incresciosa  di queste persone. In atto non ci sono scelte preconcette”.
“Quindi troveremo una sintesi - conclude Rosa Maria Giusa – che riporti equilibrio e serenità alla nostra comunità. Il nostro comune è stato invitato dal prefetto Fernando Guidi a dare disponibilità per l’accoglienza di questi poveracci che si trovano in una situazione precaria; bisogna capire che disponibilità recettiva ha Pietraperzia. Non è tanto la logistica, ma l’inserimento antropologico in una comunità con molti problemi”.
Giuseppe Carà