Incendio doloso ad
un distributore di sigarette
PIETRAPERZIA. Incendio doloso ad un
distributore automatico di sigarette in Piazza Vittorio Emanuele nella parte
alta che si raccorda con Via Barone Tortorici,
il cui titolare è D.C. (Daniele Cigna) che ha rilevato l’esercizio da
quasi un anno. Dopo che è scoppiato l’incendio e sono accorsi persone per
spegnerlo e nella zona attorno al distributore sono state trovate tracce
evidenti di uso di carburante. La macchina è andata completamente distrutta ed
i danni ammontano a cinque mila euro e non sono coperti da assicurazione. Il
primo atto dei malviventi è stato quello di scassinare la macchina per
prelevare sigarette e denaro e quindi sono state fatte delle forzature a colpi
di martello. L’atto criminale è stato perpetrato alcuni giorni addietro a notte inoltrata, quando la piazza è
di solito deserta. L’incendio è stato rapidissimo perché è stata usata una
quantità eccessiva di materiale incendiario. Il distributore è stato messo completamente
fuori servizio e quindi bisogna andare alla sostituzione. Certamente l’atto
criminale ha arrecato un brutto disaggio economico a chi con sacrificio ha rilevato
la tabaccheria. In tempo opportuno sul posto sono arrivati il luogotenente Pasquale
Tumminaro ed un manipolo di carabinieri che hanno fatto le prime constatazioni
e che hanno avviato le indagini. A quanto pare l’atto è stato fatto da bulli
criminali inesperti, perché hanno
lasciato tracce indelebili, come un documento con nome e cognome ed inoltre quell’angolo è stato ripreso da
una telecamera comunale che è in attività per tutte le 24 ore della giornata.
La bravura investigativa del sagace luogotenente sicuramente con tempestività verrà
al bandolo della matassa.
In
atto il paese è sotto la morsa di un gruppo di bulli a livello giovanili che con
comportamenti di gradassi sono di disturbo alla vita cittadine, mortificata da
una spaventosa crisi economica. Certamente
alle forze dell’ordine non sarà sfuggito il fatto che giovani bulli disoccupati sono sempre sulle
macchine con musiche dirompenti e spavaldamente fanno ciò che vogliono. Ad un
paese afflitto da un grave disastro economico questi atti malavitosi scoraggiano
anche imprese esterne che vogliano aprire attività produttive nel comune.
Don Pino Carà