Il paese piange due uomini illustri
Avv. FILIPPO SICILIANO
PROF.PEPPINO NICOLETTI
PIETRAPERZIA.
Il paese piange in questi giorni due uomini illustri, che hanno portato
alta la fiaccola della comunità: l’avvocato Filippo Siciliano ed il
professor Giuseppe Nicoletti. Entrambi come sindaci hanno servito il
comune per cinque anni dal 1956 al 1961. Conquistò il potere l’avvocato
Filippo Siciliano sotto l’egida della Democrazia Cristiana e poi nel
1959 gli subentrò il professor Giuseppe Nicoletti. La comunità li
ricorda per loro dimensione di servizio e per il rispetto della dignità
della persona. Il paese ha dato i natali ad entrambi; hanno gestito una
sindacatura in un prosieguo di tempo e sono tornati alla casa del Padre a
distanza di quattro giorni. Filippo Siciliano aveva 88 anni, mentre
Peppino Nicoletti 82. Nel tessuto sociali sono stati due giganti che
sono l’orgoglio del paese che ha dato loro i natali. Filippo Siciliano,
penalista, principe del foro di Caltanisetta, la cui la dimensione
professione gli dà fama internazionale; in seno all’ordine ricoprì
cariche a livello locale, regionale e nazionale. I suoi funerali si sono
svolti nella cattedrale di Caltanissetta, con la presenza di numerosi
magistrati e colleghi ed il sacro rito è stato presieduto dal nipote don
Giuseppe Di Rocco. Il mondo cattolico pietrino lo ricorda anche per il
suo discorso celebrativo per il 750° del ritrovamento dell’immagine di
Maria SS. della Cava, nostra patrona. Di elevata sensibilità al bello
pubblicò un florilegio di liriche che distribuì con dedica a noi
numerosissimi amici.
Il
professor Giuseppe Nicoletti, fu docente per 40 anni e diede formazione
umana e culturale nelle scuole di stato. Per 38 anni è stato presidente
per il banco di credito “La Concordia” e per sette anni vice presidente
della “Concordia – San Michele”. I suoi funerali si sono svolti nella
chiesa madre e sono stati presiedute da don Giuseppe Rabita e don Pino
Carà e nell’omelia è stato ricordato come uomo “mite”. Ai due funerali
presente l'amministrazione comunale di Enzo Emma con il Gonfalone del
comune.
Un ricordo abbiamo chiesto a Raffaella e Rosaria, rispettive figlie di questi grandi e rari uomini. Raffaella
Siciliana rivolta a padre dice: “Il tuo pensiero profondo e luminoso,
il tuo animo retto, gentile e coraggioso saranno la nostra guida ed il
nostro orgoglio”.
Rosaria Nicoletti con mestizia afferma: “A pochi giorni dalla scomparsa di mio padre, il dolore viene confortato dall’affetto mostrato da quanti lo hanno conosciuto. Educatore nella scuola di più generazioni di alunni, amministratore della Banca di Credito, ha sempre operato con integrità, impegno e dedizione. La sua solidarietà umana e la capacità di dare ascolto ai bisogni delle persone hanno fatto sì che venisse rispettato e apprezzato da molti. Il vuoto che lascia, quindi, non è avvertito solo da noi familiari, ma anche da tanti nostri concittadini”.
Rosaria Nicoletti con mestizia afferma: “A pochi giorni dalla scomparsa di mio padre, il dolore viene confortato dall’affetto mostrato da quanti lo hanno conosciuto. Educatore nella scuola di più generazioni di alunni, amministratore della Banca di Credito, ha sempre operato con integrità, impegno e dedizione. La sua solidarietà umana e la capacità di dare ascolto ai bisogni delle persone hanno fatto sì che venisse rispettato e apprezzato da molti. Il vuoto che lascia, quindi, non è avvertito solo da noi familiari, ma anche da tanti nostri concittadini”.
DON PINO CARA'