venerdì 30 dicembre 2011
Natale con le tradizioni degli antichi
DOTTORESSA ALESSIA FALZONE
La NOVENA DELLE PROFEZIE DI ENZO SPAMPINATO
PIETRAPERZIA. “E’ stato un Natale
diverso; – afferma la presidente della
Pro Loco Alessia Falzone – infatti abbiamo fatto rivivere le tradizione degli
antichi con le Novene e li Dammusa. La Pro Loco ha voluto valorizzare gli
artisti locali dando loro la possibilità di esprimere il loro talento e le loro
abilità nel contesto della tradizione. Abbiamo valorizzato: 1) Le Antiche
Novene con la storia della salvezza, dalle profezie alla natività; hanno
interpretato figurativamente le diverse tappe della novena:
Enzo Spampinato, le Profezie; Lucia
Zarba, l’Annunciazione;
Nicolò Speciale, il sogno di Giuseppe; Salvatore
Barino, la Visitazione; Katia Tummino con il Magnificat e Giuseppe e Maria in
cerca di ospitalità; i ragazzi del gruppo Happy Hope dell’Oratorio Salesiano, il
viaggio a Betlemme.
“2) I Dammusa altro
elemento qualificato della rivisitazione del Natale: gli artisti sono stati
invitati a esporre opere, idee, lavori artigianali di ogni tipo, mentre le
associazioni hanno esposto la loro storia sotto forma di documenti, progetti e
oggetti. Li Dammusa sono stati intitolati a quartieri storici di Pietraperzia e
sono stati distribuiti sempre lungo l’asse storico protagonista della nostra manifestazione:
a) Lu Chjostru ha ospitato i presepi: quello di statue della parrocchia Santa
Maria; quello di carta della casa di accoglienza di Corso Italia; quello nel
televisore del pietrino Vincenzo Inserra;
le opere pittoriche di Silvestro Viola.
b) Lu Teatru è stato la sede della
mostra permanente di armi medioevali, del portale gotico-catalano, portato a
Pietraperzia dall’opera dell’Archeoclub e della mostra sponsorizzata sempre
dall’Archeoclub e realizzata da Filippo Arena. 3) Lu Dammuso di la Chjazza è
stato arricchito da ben quattro esposizioni diverse: la mostra di abiti antichi
e quella di immagini sacre dell’AIRC, l’oggettistica artigianale di Federica
Alba e i pupi di lana di Elena Mauceri.
4) Lu Dammusu di la Sirbja è stato un
piacevole alternarsi di mostre di vario tipo: a) Quattro artisti ennesi: uno
scolpiva il sapone, l’altra lavorava la lana e due producevano bijouteria in
metallo; b) gli artisti locali come Giuseppe Raia con le sue splendide opere,
insieme al plastico sponsorizzato dall’Associazione Castello.
5)
Lu Dammusu di Lu Castiddu con la famiglia Alù, padre e figlio Filippo e
Marco, che hanno esposto oggettistica della più disparata varietà, quindi dalle
bellissime amache in corda, a opere in filo di rame. 6) Lu Dammusu di la Santa
Cruci con l’esposizione di ricami delle suore salesiane, opera in particolare
di suor Enza e l’oggettistica di Veronica Miccichè e Giovanna Modesto.
7) Li Dammusu di li Manniri col presepe
dell’Istituto Comprensivo Vincenzo Guarnaccia. 8) Lu Dammusu di la
La Costa con le ceramiche della
Comunità Frontiera. 9) Lu Dammusu di li Serri con le riviste dell’Accademia
Cauloniana. 10° ed ltimo Dammusu quello della Manciatedda in fondo a Piazza Vittorio
Emanuele dove si sono svolte le degustazioni di prodotti tipici locali, altro momento di rivalutazione della
tradizione pietrina.
“La Pro Loco - conclude
la presidenti Alessia - si è occupata di organizzarle, di fornire il materiale
e il supporto tecnico, mentre la realizzazione pratica è stata curata di volta
in volta dalla singole associazioni: l’Ancescao per la pasta cunzata di giorno
17 dicembre e quella di dolci tipici che si terrà il 6 gennaio;
le Suore Salesiane per le Crispelle di
riso del 20 dicembre;
la Confraternita dell’Addolorata e la
Comunità Frontiera per il Pani cunzatu del 21 dicembre; la Confraternita Maria
SS del Soccorso pi li Ciciri del 22 dicembre; quest’ultima ha inoltre come ogni
hanno organizzato la festa di Santa Lucia colla Sagra della Cuccia che, grazie
all’opera di coordinamento della Pro Loco e alla Collaborazione dell’Archeoclub
è stata aperta al mattino alle scuole in modo da permettere ai bambini non solo
di assaggiare il prodotto tipico della
tradizione locale ma anche di vedere il procedimento di preparazione e di
visitare la chiesa dello Spirito Santo.
Giuseppe Carà