L’Arte poetica di Giovanna
Modesto
Giovanna presenta le sue liriche
Il Numeroso Pubblico
I CRITICI LETTERARI
PIETRAPERZIA. Nell’ex refettorio del convento di
Santa Maria, ora adibito dal sindaco Emma a sala delle conferenze è stata
presentata l’arte poetica di Giovanna Modesto attraverso la lettura delle sue
liriche pubblicate nel volume “La Voce del Sentimento”. La recitazione in modo
egregio è stata fatta dall’artista Vitale Vancheri.
Sulla sua
ispirazione poetica Giovanna Modesto ha affermato: “Per me la presentazione di
liriche non è una semplice presentazione e basta, ma qualcosa di più, qualcosa
di veramente unico e speciale; per me è
come una sorta di fidanzamento ufficiale
fra me e la poesia, la mia poesia: quella poesia che ho sempre amato, quella
poesia che tanto mi ha distratto a scuola durante le ore di lezione, la mia
amica più sincera, l’unica che conosce veramente a fondo ogni mio più nascosto
pensiero, quella poesia di cui sono sempre stata perdutamente innamorata, la
quale è riuscita a donarmi tutto ciò che ho sempre desiderato e che nessuno è
mai stato in grado di donarmi. Inoltre uno dei regali più belli che la poesia
abbia potuto farmi è stato quello di lasciar scorrere dentro me tutte le
emozioni belle e brutte, affinché le raccontassi sotto forma di versi. A me
personalmente non importa tanto sapere se la mia poesia piace oppure no,
infatti io scrivo e continuerò a scrivere non per la voglia di apparire o
essere ricordata, ma perché scrivere per me è qualcosa di necessario, qualcosa
di cui non posso veramente farne a meno”.
Sulla poetica
di Giovanna Modesto si sono soffermatici i critici Benedetto Trigona, Santina
Russo, Concetta Bevilacqua e Cateno Regalbuto.
Un
prolusione sulla personalità di Giovanna Modesto è stata fatta dal presidente
del circolo di cultura Giovanni Falzone che ha curato l’organizzazione tecnica
della serata. Giovanna studentessa
ventenne è iscritta al terzo anno di
filosofia, indirizzo etico teoretico presso l’università di Catania dai
Benedettini. Quasi tutte le liriche sono state ispirate al sentimento di
affetto che lega Giovanna al suo ragazzo “Angelo”; infatti nella dedica scrive
“Al mio fedele compagno Angelo”.
Il testo poetico ha la
prefazione fatta dalla professoressa Rosetta Corvo già docente di Italiano e
Latino nei licei.
Nel suo eclettismo la poesia
è fuori degli schemi di orientamento letterario. Un denominare comune alle 23
liriche è un sentimento alto ed elaborato che a volte le fanno toccare
l’ermetismo. Nella lirica “Il fiato di Dio” a nostra avviso una delle più alte vi
è un profilo parallelo di similitudini in cui il lettore è portato ad un rapporto tra l’umano ed il divino”.
Fanno parte del florilegio
“La voce del sentimento” 44 aforismi che esprimono il talento filosofico della
studentessa. Per esemplificare: “La felicità è un attimo fuggevole//La gioia è
l’eterno attimo che fugge la felicità”.
Don Pino Carà