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domenica 22 settembre 2013

DEVASTAZIONE ECOLOGICA AL VALLONE DI CALO'



Devastazione ecologica al vallone di Calò


 ZONA DEVASTATA


 IL CROSTONE DELLE ROCCHE

PIETRAPERZIA. Devastazione ecologica al “vallone di Calò”. Un crostone separa la zona archeologica delle Rocche con la zone del vallone di Calò, che è ricettacolo di  quanto di degrado si possa pensare. Un’azione  in passato fu intrapresa da “Sicilia Antica” del presidente Sebastiano Salerno, che segnalò il problema all’ARPA (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) che data la gravità dei fatti  passò tutto alla procura della Repubblica, che aprì un’inchiesta. “Il Vallone di Calò – dichiara il presidente dell’Archeoclub Andrea Rapisardi – ebbe i primi insediamenti dell’antica Caulonia.  E’ un corso d’acqua a regime permanete  ed essendo acqua di sorgente è di qualità eccellente. L’acqua purtroppo si trova ad essere inquinata”.
       Il vallone di Calò è diventato una delle discariche abusive più pericolose del territorio. Anche dai paese vicino vengono a portare rifiuti nel vallone, specie gli elettrodomestici dismessi.
       Vi si trovano rifiuti  edili, e materiale inquinante di pericolosità: vi è amianto, eternit ed altre diavolerie del genere. Inoltre la strada che attraversa il vallone spesso è interrotta per fanghiglie piovane. Gli operai forestali spesso perdono le giornate perché non possono andare al lavoro.
       Sono state combattute parecchie battaglie per la bonifica e sono finite miseramente. Sta combattendo per la bonifica l’assessore Totò Di Calogero.
Giuseppe Carà