Devastazione ecologica al
vallone di Calò
ZONA DEVASTATA
IL CROSTONE DELLE ROCCHE
PIETRAPERZIA. Devastazione ecologica al “vallone
di Calò”. Un crostone separa la zona archeologica delle Rocche con la zone del vallone
di Calò, che è ricettacolo di quanto di
degrado si possa pensare. Un’azione in passato
fu intrapresa da “Sicilia Antica” del presidente Sebastiano Salerno, che segnalò
il problema all’ARPA (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) che
data la gravità dei fatti passò tutto
alla procura della Repubblica, che aprì un’inchiesta. “Il Vallone di Calò –
dichiara il presidente dell’Archeoclub Andrea Rapisardi – ebbe i primi
insediamenti dell’antica Caulonia. E’ un
corso d’acqua a regime permanete ed
essendo acqua di sorgente è di qualità eccellente. L’acqua purtroppo si trova
ad essere inquinata”.
Il
vallone di Calò è diventato una delle discariche abusive più pericolose del
territorio. Anche dai paese vicino vengono a portare rifiuti nel vallone,
specie gli elettrodomestici dismessi.
Vi si trovano
rifiuti edili, e materiale inquinante di
pericolosità: vi è amianto, eternit ed altre diavolerie del genere. Inoltre la
strada che attraversa il vallone spesso è interrotta per fanghiglie piovane.
Gli operai forestali spesso perdono le giornate perché non possono andare al lavoro.
Sono
state combattute parecchie battaglie per la bonifica e sono finite miseramente.
Sta combattendo per la bonifica l’assessore Totò Di Calogero.
Giuseppe Carà