Salva la fiera del Rosario
LA MADONNA DEL ROSARIO
ZONA D'IMPEDIMENTO
PIETRAPERZIA. “Anche quest’anno la fiera d’autunno
della Madonna del Rosario si farà nel viale dell’Unità d’Italia; avrà luogo venerdì,
sabato, domenica, e lunedì prossimo, nel rispetto della tradizione”. La notizia
viene data dal sindaco Enzo Emma. Si paventava che la fiere fosse impedita per
una interruzione di fogna all’inizio del viale. Gli impedimento sono stati
appianati a seguito di un summit tra Acqua Emma e l’ufficio tecnico con la presenza
del sindaco Enzo Emma.
Il danno è consistente
infatti vi sono cento metri di fogna fuori uso. La zona verrà isolata e quindi i cittadini non avranno occasioni di
lamentele e di malessere.
Il problema è sorto perché le radici dei pini di
viale hanno tranciato la condotta della fogna. La grossa buca scavata per
controllare i danni fatti alla fogna dalle radici è stata transennata e saranno
fatti altri accorgimenti. Dunque la fiera annuale del Rosario che si tiene
nello stesso viale ci sarà. Dei danni della fogna ci si è accorti nei giorni
scorsi per il cedimento di una parte della strada. Ora si vuole
controllare gli altri danni provocati dalle stesse radici nella restante parte
del viale. In atto il liquame scorre a cielo aperto e l’intervento
è tardato ad arrivare per la diatriba tra Acqua Enna ed il Comune.
Le grosse radici dei pini,
messi a dimora nella nell’era Palascino hanno provocato rigonfiamenti alla sede
stradale e sono penetrati anche nelle case del viale. La strada in questione,
lunga circa quattrocento metri, è divisa in due carreggiate da un ampio
marciapiedi. La grossa buca si trova proprio a ridosso della recinzione di una
casa di viale Unità D’Italia. Nello stesso viale si tiene anche la fiera
settimanale del martedì. Finora lo scavo è stato delimitato da una rete di
plastica di colore arancione. Di certo, se c’è da rifare tutta la rete fognaria
del viale, si tratta di un danno molto grosso e costoso. Di sicuro, c’è il
fatto che la fogna continua a scorrere e a fare bella mostra di sé in attesa di
una sistemazione definitiva della zona”.
Giuseppe Carà