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mercoledì 25 settembre 2013

RADUNO REGIONALE AUTO STORICHE.



Raduno auto storiche

I PARTECIPANTI

PIETRAPERZIA. Dominica mattina in Piazza Vittorio Emanuele ha avuto luogo il secondo raduno di auto storiche. La presenza più consistente è stata quelle delle “500”, che aprì la strada all’uso delle macchine utilitarie della nazionale casa torinese; sono state 40 le utilitarie  “500” che hanno sfilato per tutto il paese; la maggior parte appartenevano a proprietari locali”. L’altro gruppo di venti sono state  espressione graziose di altre marche e d’epoca.
       Il raduno  è stato organizzato del presidente del “Club di Auto Storiche” di Pietraperzia Rino Crisafi. Il team di collaborazione è stato formata da Rosalba Guarnaccia (vicepresidente), Filipponeri Crisafi (segretario), Antonella Aiello, Crispino Giordano, Ketty Rinaldi, Filippo Emma, Giuseppe Tedesco, Laura Zuccalà.
       Le auto si sono riuniti davanti il parco della rimembranza della villa comunale, dove sono stata prese le iscrizioni e poi si aperto il coreo per la sfilata in Piazza Vittorio Emanuele.
        Tra le singolarità: Una “500 Giardinetta” nera  dell’ingegnare Gero Morgano, trasformata in  Pick Up e omologata.
       Alle ore undici e trenta le macchine in corteo hanno sfilato per il castello Barresi  e quindi in piazza per l’aperitivo “Colorado”. Tra i fuoriprogramma, un’Alfa Romeo “Duetto”. Il suo motore si è rianimato dopo una bella spinta che l’ha fatta partire a strappo. Alle 12,30 gli equipaggi sono partiti per la vicina Barrafranca e pranzo in un ristorante cittadino.
       Malta partecipata la manifestazione che ha avuto la presenza di persone curiose o appassionate.  Interessanti i giochi di “500”  nella piazza dietro viale Generale Cannada, salita della  Catena di Barrafranca. Il maltempo e la pioggia scrosciante caduta per circa un’ora, ha costretto gli organizzatori ad annullare tali “attività” e a rientrare a Pietraperzia. “Si è trattato sicuramente di un evento – affermano gli organizzatori, visibilmente soddisfatti – che ha appassionato il numeroso pubblico”.
Giuseppe Carà