Vestizione di confrati
LA CONFRATERNITA
I NEO CONFRATI
PIETRAPERA. Domenica sera alle ore 19 nella chiesa
del Carmine si è avuta la vestizione di quattro confrati e l’ammissione di un
novizio. I neofiti confrati sono:
Giuseppe Dell'Aira, Emanuele Falzone, Michele Falzone e Stefano Turco; mentre
comincia il suo cammino di novizio Aniello
Satta. La chiesa officiante è titolata a
Maria Sanissima del Soccorso a seguito della devozione della Madonna del monte Carmelo con la diffusione dell’abitino
della vergine diffuso da Simone Stock; infatti si tramanda che aveva avuto una
visione della Madonna che gli rivelava il
privilegio dello scapolare: quanti si fossero spenti indossandolo sarebbero
stati liberati dalle pene del purgatorio il sabato successivo alla loro morte.
La visione dello scapolare fu
associata a Simone Stock, il priore generale dei Carmelitani, e fu rielaborata
ed arricchita di particolari: il 16 luglio
1251 Simone avrebbe
ricevuto la visione della Vergine con la rivelazione dello scapolare e la
promessa: «Questo è il privilegio per te e per i tuoi: chiunque morirà
rivestendolo, sarà salvo». Per commemorare l'evento, fu istituita la festa
della Madonna del Carmelo per la quale fu fissata
proprio la data del 16 luglio. Sebbene la storicità della visione dello
scapolare non sia attendibile, lo stesso scapolare è rimasto per tutti i
Carmelitani un segno della protezione materna di Maria.
Tra gli impegni della confraternita quest’anno si
è avuto
il restauro del crocifisso del Venerdì Santo ad
opera del professor Gaetano Correnti. Il prossimo impegno riguarderà la raccolta dei fondi per il rifacimento del pavimento della chiesa del Carmine. La confraternita è stata eretta prima del 1584 come si evince dal testamento della principessa Giulia Moncada, moglie del principe Pietro Barresi, che lasciò alla confraternita beni stabili con il frutto dei quali doveva costituirsi una dote in favore di una donzella
figlia orfana di un confrate scelta a sorte nel numero di 12 nella solennità dell'otto settembre. La rendita di tali beni nel 1902 fu donata in favore dell'erigendo ospedale “Rosina di Natale”. La confraternita è anche impegnata nella ricerca dei documenti per la pubblicazione di un volume sulla storia della stessa confraternita che è strettamente legata alla storia della processione di “Lu Signuri di li fasci di cui da secoli è gelosa custode insieme a tutta la comunità di Pietraperzia.
Il consiglio direttivo della confraternita è composto:
Giuseppe Maddalena governatore; Rocco Marotta vice governatore; Vincenzo Spampinato cancelliere; Antonino Ciulla tesoriere; Angelo Ippolito; assistente Filippo Puzzo; assistente Andrea Rapisardi. Responsabile spirituale don Pino Rabita.
il restauro del crocifisso del Venerdì Santo ad
opera del professor Gaetano Correnti. Il prossimo impegno riguarderà la raccolta dei fondi per il rifacimento del pavimento della chiesa del Carmine. La confraternita è stata eretta prima del 1584 come si evince dal testamento della principessa Giulia Moncada, moglie del principe Pietro Barresi, che lasciò alla confraternita beni stabili con il frutto dei quali doveva costituirsi una dote in favore di una donzella
figlia orfana di un confrate scelta a sorte nel numero di 12 nella solennità dell'otto settembre. La rendita di tali beni nel 1902 fu donata in favore dell'erigendo ospedale “Rosina di Natale”. La confraternita è anche impegnata nella ricerca dei documenti per la pubblicazione di un volume sulla storia della stessa confraternita che è strettamente legata alla storia della processione di “Lu Signuri di li fasci di cui da secoli è gelosa custode insieme a tutta la comunità di Pietraperzia.
Il consiglio direttivo della confraternita è composto:
Giuseppe Maddalena governatore; Rocco Marotta vice governatore; Vincenzo Spampinato cancelliere; Antonino Ciulla tesoriere; Angelo Ippolito; assistente Filippo Puzzo; assistente Andrea Rapisardi. Responsabile spirituale don Pino Rabita.
Il triduo della vestizione
dei confrati è stato predicato da don Franco Greco, parroco di Sant'Anna di Enna.
Padrini della vestizione sono stati: Giuseppe Maddalena, Giuseppe Paci, Biagio Messina
e Lillo Falzone.
Giuseppe Carà