Assalto di zanzare. Alcuni
alla guardia medica. Interpellanza della minoranza
L'UFFICIALE DI IGIENE PUBBLICA
DOTT. GIUSEPPE NICOLETTI
PIETRAPERZIA. Esasperazione collettiva: il paese è
invaso di zanzare. Per i troppo morsi alcuni sono andati a finire alla guardia
media o dal proprio medico curante, a cui è stato somministrato il cortisone dovuto.
L’Ufficio di igiene pubblica presieduto dal dottore Giuseppe Nicoletti ha firmata
l’autorizzazione per disinfezioni e disinfestazione
da essere fatta a luglio ed agosto.
L’assessore
Salvatore Di Calogero sostiene che le disinfestazione sono state fatte. Una il
cinque luglio e l’altra il nove agosto.
Intanto
il capo gruppo di minoranza Franco Di Calogero (probabile futuro candidato a
primo cittadino) ieri mattina ha presentato un’interpellanze all’amministrazione
per sapere quali provvedimento sono stati presi e cosa s’intende fare. C’è un
parossismo collettivo che derive dalla gusta paure dei morsi dei fastidiosi ed
insolenti insetti.
Il
sindaco Vincezno Emma ha nominato nuovo assessore Salvatore Di Calogero per
avviare a soluzione alcuni problemi di fastidio collettivo; infatti da alcune
caditoie pubbliche proviene un orrendo puzzo, che fa pensare a qualche
sconsiderato che vi abbia allacciato lo scarico di fogna. Anche la raccolta dei
rifiuti a volta presenta limiti e non sempre i cassonetti vengono lavati nei
periodi dovuti. Il tempo ha fatto la sua parte; infatti abbiano avuto una esatte
torrida che ha aggravato i problemi. I pochi millimetri piaggia non sono stati sufficientei
a rende decoroso il centro abitato. Un’azione a tappeto di pulizia ha intrapreso
Salvatore Di Calogero e
si è constata che il centro abitato ha migliorato la vivibilità.
IL
sindaco Vincenzo Emma, nonostante la sua assenza dal paese, comunica che ha concordato con l’assessore
alla sanità Luigi Guarneri, ulteriori interventi per rendere vivibile la vita
agli uomini ed agli animali.
Il
capogruppo di minoranza Franco di Calogero osserva: “ non solo siamo preoccupati
per le zanzare ma anche che queste possano essere forieri di malanni più gravi”.
Giuseppe Carà