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giovedì 23 febbraio 2012

TANTI ATTI SCELLERATI FIACCONO LA COMUNITA' 22-02- 2012

Call center. Antonio Bevilacqua portavoce di Polites sui fatti criminali


PIETRAPERZIA. Recrudescenza di fatti criminali che tengono nella morsa della paura il paese. Ormai nessuno si sente sicuro per questi avvenimenti gravi perpetrati da malavitosi che vogliono tenere in ginocchio la comunità. La lotta tra forze dell’ordine e  criminali  è all’ultimo sangue. Tanti casi sono stati risolti e segnalati alla magistratura e sono sotto segreto istruttorio.

       “Sono avvenuti tanti casi – dichiara Antonio  Bevilacqua -   con una frequenza costante in cui la comunità è stata turbata ed è rimasta sbigottita. Oltre i furti nelle abitazioni e nelle campagne vi sono episodi che portano a pensare ad un grave degrado, dovuto a presenze malavitose che tengono in scacco il territorio. Voglio ricordare gli atti criminali più emblematici: La grave tragedia del call center che ha messo sul lastrico 70 giovani lavoratori e che ha violentato il paese brutalmente. Mi trovo in sintonia con il senatore Crisafulli che ha definito l’atto “intimidatorio e ricattatorio”. In viale Marconi fu incendiato e distrutto un negozio di fiori  la notte prima dell’inaugurazione. In piazza Vittorio Emanuele è stato incendiato e distrutto il contenitore automatico esterno di sigarette. In via Don Bosco fu incendiato il centro di revisione macchine dopo qualche giorno dell’apertura. In corso Umberto è stato distrutto uno studio fotografico di consolidata esperienza, che aveva portato a livelli alti la qualità delle foto. In contrada Pozzillo fu incendiato e distrutto un capannone di un impresario edile, che faceva lavorare numerosi giovani; il proprietario è una persona di elevata dignità sociale. Completamente distrutta la sala giochi del bowling di viale Marconi poco prima che venisse inaugurato, mettendo fuori servizio alcuni giovani che dovevano dare l’avvio. Non sono mancati in questo contesto incendi di macchine con matrice dolosa”.

       “I nostri concittadini – conclude Antonio Bevilacqua – sono angosciati per questi fatti gravi che distruggono posti di lavoro ed impediscono che altri nascano. Noi facciamo appello per una sinergia generale: si esca dall’egoismo dell’omertà e ci si avvii ad una nuova primavera per la rinascita del paese”.

Don Pino Carà