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venerdì 10 febbraio 2012

LA PARROCCHIA MADONNA DELE GRAZIE COMPIE 50 ANNI

Cinquant’anni
 della Parrocchia Madonna  delle Grazie


PIETRAPERZIA Domani la parrocchia Santa Maria delle Grazie compie cinquant’anni. Primo parroco fu don Pino Siciliano venuto meno il  9 aprile 2010. La chiesa ed i relativi locali nel 1962 furono comprati dal vescovo Antonino Caterella dal cavaliere Giovanni  Guarnaccia soprannominato “lu varbutu” e che diede nome alla chiesa per un lungo periodo

       Il paese era in espansione e il quartiere Canale rimaneva decentrato e lontano dalle due parrocchie: la  Madrice e Santa Maria di Gesù istituita dieci anni prima. Molte persone si prestarono generosamente a lavorare e sovvennero anche economicamente agli innumerevoli bisogni.

“L’opera di rinascita religiosa  - afferma Don Rabita -  si rendeva necessaria. La gente era lontana dalla chiesa, relegata in un isolamento non solo territoriale ma anche mentale, ostile verso la religione per la presenza di strascichi di vivaci  battaglie politiche tra comunisti e democristiani. A poco a poco il parroco  Siciliano cominciò a creare un clima di fiducia,  così si restaurò la chiesa, si rifecero i locali pastorali, nacque l’asilo parrocchiale, il catechismo, l’azione cattolica, il gruppo dei “chierichetti”, gli incontri di formazione: un’opera meravigliosa che creò un clima di famiglia accogliente per crescere soprattutto nella familiarità con il Signore e tra i membri della comunità. Dopo cinquant’anni le cose sono cambiate. Il vecchio parroco negli ultimi anni rimase sempre più solo e perdette perduto l’entusiasmo. Il quartiere si è spopolato, la frequenza alla chiesa è diminuita, la gente ha cominciato a chiudersi in un individualismo e la vita della comunità si è ridotta all’essenziale. Con la sua morte, si è chiuso un capitolo importante per questa parrocchia. Ora l’anniversario cinquantesimo può essere un momento di riflessione su quello che dovrà essere il futuro”.

L’evento è stato preparato con un triduo che ha coinciso con il turno delle Quarant’ore. Oggi vi sarà anche una celebrazione vocazionale con alcune testimonianze, mentre domani si avrà la celebrazione del sacramento dell’unzione dei malati e domenica nella chiesa del Rosario, il vescovo  Pennisi concluderà le celebrazioni con una messa solenne.

Giuseppe Carà