Sulla devastazione del Call
Center Bevilacqua ex presidente del consiglio provinciale
PIETRAPERZIA. Un documento di spessore quello
dell’avvocato Salvatore Bevilacqua ex presidente del Consiglio provinciale sul
tragico evento. Bevilacqua scrive: “Certo
è che questo è un atto che grida vendetta! Vendetta per quelle persone rimaste prive
di un lavoro. Vendetta per una collettività che ancora una volta sente ricadere
su di sé un marchio di vigliaccheria e omertà. Quanto è successo era scritto da
tempo. Da anni ormai a Pietraperzia, periodicamente, oltre i “normali” atti di
vandalismo, avvengono fatti dolosi di danneggiamenti incendiari e violenti ai
danni delle persone più svariate: professionisti (tra l’altro anche al
sottoscritto) imprenditori, artigiani e piccoli commercianti. Queste sono le
notizie che sappiamo dalla piazza e qualche volta anche dalle pagine dei
giornali locali. Negli ultimi tre mesi un nuovo esercizio commerciale è stato
interamente distrutto da un incendio doloso ed è stato gravemente danneggiato; sempre tramite un attentato doloso incendiario
con un notevolissimo danno, anche un distributore automatico di bevande e
sigarette.
Il punto non è che questi
misfatti siano rimasti impuniti, quanto la circostanza che non si faccia niente
per evitarli. Nonostante che in passato ci sia stato il ripetersi di episodi
simili, ed era perciò evidente che ne sarebbero accaduti di altri, nessuno ha
lanciato il preventivo allarme: ciò non è stato certamente fatto né dalla
classe politica né dagli organi istituzionali: consiglio comunale,
amministrazione, sindaco; e dico pure Chiesa”! Anch’essa totalmente silente.
Tutti questi hanno non solo taciuto, ma
si sono preoccupati di sminuire quello che accadeva, presentando una realtà di
facciata, da film, di un paese in cui tutto va bene, tutti ci vogliamo bene,
tutto è attenzionato (salvo che le cose serie), bla, bla, bla. Lancio un
appello a tutti i cittadini: “La situazione è tragica! Urge che uniti fronteggiamo questa grave
sventura che tragicamente si è abbattuta nel nostro paese. Usciamo dall’omertà!
Le istituzione si sveglino!| Non possono dormire sonno tranquilli!
Don Pino Carà