Cinquantesimo di parrocchia
Padre Giuseppe Siciliano
Nella foto: da sinistra: Aurora Milazzo, Don Giuseppe Rabita, Loredana Amico, il prefetto Clara Minerva, il vescovo Michele Pennisi, il seminarista Giuseppe Mellino, don Giuseppe Paci, Mario Caruso.
PIETRAPERZIA. La parrocchia Madonna
delle Grazie celebra il 50° di fondazione. Ha presieduto la celebrazione il vescovo
Michele Pinnisi ed ha qualificato la solennità il prefetto di Enna Clara Minerva.
I
festeggiamenti sono iniziati il 10 febbraio con un triduo di preparazione.
Domenica pomeriggio, giornata clou, c’è stata la messa concelebrata dal vescovo
Michele Pennisi, da don Giuseppe Paci, pietrino ma lavora da molti anni alla
diocesi armerina come responsabile dei Beni Culturali Religiosi, don Giuseppe
Rabita, Osvaldo Brugnone e il seminarista Giuseppe Mellino.
Ad apertura dei “lavori” è stata presentata la storia della parrocchia e del suo sviluppo negli anni.
E' stato ricordato don Giuseppe Siciliano, primo parroco.
La Madonna delle Grazie fu eretta parrocchia l’undici febbraio 1962. Don
Siciliano fu nominato parroco di tale parrocchia il 3 marzo dello stesso anno e
ha svolto tale funzione per quarantotto anni ed è venuto meno il 9 aprile 2010.
Il vescovo, all’omelia, ha detto: “La solitudine fa più male della
malattia. Anche oggi v’è il rischio di emarginare chi è considerato debole,
fragile, una persona che non rientra nei canoni normali della persona
normale. Il peccato porta alla separazione da Dio e dai fratelli. Impariamo a
conoscere la presenza di Dio nell’ammalato, nell’assetato, nello straniero, nel
carcerato e nel povero. E impariamo a valorizzare le persone disabili o
comunque svantaggiate. E ha concluso”: “La comunità parrocchiale favorisce lo
scambio fra le diverse generazioni. La parrocchia abbia il protagonismo dei
laici e collabori con le altre parrocchie, con i servizi sociali e con le
istituzioni per promuovere una cultura della comunione della corresponsabilità
della solidarietà”. Al termine della messa, fuochi di artificio nella via
antistante la chiesa.