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giovedì 16 febbraio 2012

LETTERA APERTA DEI GIOVANI DEL CALL CENTER

Lettera aperta dei giovani licenziati dal Call Center

PIETRAPERZIA. “I giovani del Cal Center che hanno perduto il posto di lavoro esprimono la loro amarezza con un documento pubblico dove affermano: “Siamo i ragazzi dell’M&G CALL di Pietraperzia e ci rivolgiamo alla vostra cortese attenzione per esprimere l’incresciosa situazione in cui, nostro malgrado, ci siamo ritrovati. Avremmo voluto apparire nella vostra testata con la veste pregna della professionalità che ha contraddistinto il nostro lavoro fino ad oggi, ma, purtroppo, a causa di circostanze a noi avverse siamo costretti ad assumere il ruolo di narratori della cronaca di una giornata a dir poco raccapricciante che pone mille interrogativi sul nostro futuro. Un sabato, all’apparenza come tanti, ci siamo infatti recati al nostro consueto posto di lavoro, convinti di dover affrontare le solite routine, con la sicurezza e il sostegno offerto dalle relazioni di amicizia e cooperazione createsi tra noi. Ma questa stabilità di intenti è stata scossa nel momento in cui abbiamo appreso la notizia di un atto vandalico che, rendendo inutilizzabili le strumentazioni informatiche di cui ci serviamo, di fatto ha precluso il normale svolgimento delle nostre attività lavorative. Diretta conseguenza di questo inconveniente è l’insicurezza che si prospetta in relazione al nostro futuro lavorativo, in quanto, come facilmente si può dedurre, l’inutilizzabilità delle apparecchiature determina una situazione di empasse, infatti, il call center è attualmente chiuso, fino a data da destinarsi. E’ comprensibile la condizione di precarietà in cui siamo, mille dubbi ci attanagliano, ma la sensazione dominante è il rammarico, perché la grande famiglia che per mesi ci ha permesso di condividere momenti di vita impagabili è stata spezzata e non è detto che l’atmosfera serena che vi regnava sarà ristabilita. La nostra più totale solidarietà è rivolta alla ditta, rappresentata dalla signora Rosaria Pulvirenti, che ha investito sulla nostra professionalità regalandoci un’importante opportunità lavorativa. A questo punto ci resta solamente la possibilità di aggrapparci alla speranza che la diffusione di questa notizia ci garantisca la solidarietà della comunità locale”.

Giuseppe Carà