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giovedì 16 febbraio 2012

M&G CALLER CENTER CHIUDI I BATTENTI


Non apriremo

I RESPONSABILI DEL CALL CENTER

PIETRAPERZIA. La spada di Damocle si è abbattuta inesorabile sui 70 dipendenti della di ditta M6G Call Center che hanno perduto il posto di lavoro.

       Nella notte tra venerdì e sabato è stata distrutta e devasta la postazione del Call Center. I locali sono stati messi a disposizione dal sindaco Enzo Emma. I mascalzoni hanno distrutto tutte le postazioni ed i computer dove i giovani ogni giorni si sono recati a lavoro per sette mesi.

       Smisurato il rammarico e l’amarezza della ditta che aveva attenzionato il centro pietrino. Brillanti i rapporti di collaborazione tra la ditta ed i dipendenti giovani  - molto dei quali alla prima esperienza di lavoro – che hanno fatto questi sette mesi di cammino in una esaltante collaborazione con i connotati di un’azienda a condizione familiare.

       La ditta ha deciso che sospenderà l’attività. Lo ha comunicato in un pubblico dibattito. Sono stati presenti l’addetta alla pubbliche relazione Rosaria Pulvirenti ed i due titolari Maria Grazia e Dario Colombritto; si tratta della madre con i due figli. La signora Rosaria ha annunziato che con un camion riporterà l’attrezzatura che è rimasta dallo scempio e la porterà a Catania, dove vi è un’altra aziende avviata. La ditta M6G Call Center è convenzionata con la Telecom  Italia.

        I 70 dipendenti tutti alla prima esperienza di lavoro in questi sette mesi hanno incominciato a gustare la gioia di svolgere un’attività che ha dato loro autonomia economica ed una realizzazione a livello di personalità.

       Iniziative di solidarietà stanno facendo l’impossibile per superare questo memento di esasperato stallo.

       Il prefetto di Enna Clara Minerva ha annunziato che convocherà il comitato provinciale della sicurezza, mentre la presidente del consiglio comunale Rosa Maria Giusa ha convocato il consiglio comunale con urgenza per fare il punto sulla situazione.

       In quest’ultimo anno sono avvenuti fatti gravi che dimostrano che vi sono persone che controllano in modo devastante il territorio.

       In quest’ultimo anno è stato distrutto un distributore pubblico di sigarette, incendiato e distrutto un negozio di fiore il giorno prima dell’inaugurazione e numerosi furti in paese e nelle campagne. Il disaggio è enorme. Il territorio dà segni gravi di scopertura di ordine pubblico.

Giusepe Carà