Non apriremo
I RESPONSABILI DEL CALL CENTER
PIETRAPERZIA. La spada di Damocle si è
abbattuta inesorabile sui 70 dipendenti della di ditta M6G Call Center che hanno
perduto il posto di lavoro.
Nella
notte tra venerdì e sabato è stata distrutta e devasta la postazione del Call
Center. I locali sono stati messi a disposizione dal sindaco Enzo Emma. I
mascalzoni hanno distrutto tutte le postazioni ed i computer dove i giovani
ogni giorni si sono recati a lavoro per sette mesi.
Smisurato
il rammarico e l’amarezza della ditta che aveva attenzionato il centro
pietrino. Brillanti i rapporti di collaborazione tra la ditta ed i dipendenti
giovani - molto dei quali alla prima esperienza
di lavoro – che hanno fatto questi sette mesi di cammino in una esaltante collaborazione
con i connotati di un’azienda a condizione familiare.
La
ditta ha deciso che sospenderà l’attività. Lo ha comunicato in un pubblico
dibattito. Sono stati presenti l’addetta alla pubbliche relazione Rosaria Pulvirenti
ed i due titolari Maria Grazia e Dario Colombritto; si tratta della madre con i
due figli. La signora Rosaria ha annunziato che con un camion riporterà
l’attrezzatura che è rimasta dallo scempio e la porterà a Catania, dove vi è
un’altra aziende avviata. La ditta M6G Call Center è convenzionata con la
Telecom Italia.
I 70 dipendenti tutti alla prima esperienza di
lavoro in questi sette mesi hanno incominciato a gustare la gioia di svolgere un’attività
che ha dato loro autonomia economica ed una realizzazione a livello di personalità.
Iniziative
di solidarietà stanno facendo l’impossibile per superare questo memento di
esasperato stallo.
Il
prefetto di Enna Clara Minerva ha annunziato che convocherà il comitato
provinciale della sicurezza, mentre la presidente del consiglio comunale Rosa
Maria Giusa ha convocato il consiglio comunale con urgenza per fare il punto
sulla situazione.
In
quest’ultimo anno sono avvenuti fatti gravi che dimostrano che vi sono persone
che controllano in modo devastante il territorio.
In
quest’ultimo anno è stato distrutto un distributore pubblico di sigarette, incendiato
e distrutto un negozio di fiore il giorno prima dell’inaugurazione e numerosi
furti in paese e nelle campagne. Il disaggio è enorme. Il territorio dà segni
gravi di scopertura di ordine pubblico.
Giusepe Carà