Salvate 5 tele del
rinascimento che stavano per essere trafugato
Soddisfazione per l’evento.
ADDOLORATA
DIO CREATORE
SAM CALOGERO
SAN NICOLA
SAN PAOLO
PIETRAPERZIA. Sono state trasferite al
sicuro cinque tele del Rinascimento della chiesa San Nicolò che stavano per
essere trafugate. La notizia che ha suscitato sbigottimento considerato che Pietraperzia
da tempo perde dei pezzi perché trafugate. L’ultimo in ordine di tempo è il
furto nella Chiesa di Sant’Elia dove sono state rubate due tele che - secondo Andrea Rapisardi, presidente
illuminato dell’Archeoclub – sono del cinquecento, il periodo d’oro del
castello Barresio.
La notizia del salvamento
delle cinque tele è stata data da don Pino Paci, vicario Episcopale e direttore
dei beni culturali religiosi della diocesi piazzese, in occasione della
presentazione della raccolta delle tele in una pubblicazione curata dal Circolo
di Cultura. Le tele di San Nicolò non sono state pubblicate nella raccolta
perché nel periodo della rapsodia si era alle prese del grave problema del
trafugamento.
Ha curato la tempestività
dell’atto don Pino Paci, che di intesa con la soprintendente di Enna Fulvia
Caffo ed il capitano dei Carabinieri Rosario
Scotto Di Carlo di notte e notte le tele sono state trasportate in un luogo
sicuro di custodia di beni sacri della diocesi. Alcuni giorni prima del
trasferimento alcune figure losche si sono presentate alla chiesa San Nicolò perché volevano vedere lo stato di
conservazione delle tele. Allora è scattato il piano di salvataggio con
custodia a vista delle tele fino all’atto del trasferimento.
“Le cinque tele dichiara
don Pino Paci – sono state studiati da esperti e si è provveduto alla prima pulitura.
Si tratta delle primissime tele che sono state fatte per il comune di Pietraperzia
e quindi sono coeve del periodo di massimo splendore del castello Barresio. La
titolazione delle cinque tele è: “Dio Creatore, Addolorata, San Nicola, San
Calogero e San Paolo”.
Per la serata della presentazione
della raccolta delle 49 tele hanno dato la presenza il prefetto di Enna, Clara
Minerva, il vescovo Michele Pennisi, Il sindaco Vincenzo Emma, Don Pino Paci,
tutto il clero locale ed il professor Maurizio Vitella che ha tenuto la lezione
magistrale ed ha affermato che il catalogo va rivisitato criticamente specie
per la collazione storica del tele. Hanno sponsorizzato la pubblicazione il
dottor Liborio Riccobene titolare di un’impresa edile di Roma e la Banca San Michele
di Caltanissetta, tramite la sua vice presidente Rosaria Nicoletta. E’ stata ribadita la solerzia dell’avvocato Salvatore
Bevilacqua, che fece molto per il paese in qualità di presidente del consiglio provinciale.
Alla fine dei lavori il
parroco della chiesa madre Giuseppe Rabita la lanciato un appello affinché vengano ripresi i lavori di
restauro interrotti da quattro anni ed il munifico presidente del circolo di cultura
Giovanni Falzone ha lanciato un appello
al vescovo affinché le somme impiegate
per i giuochi pirotecnici delle feste religiose vengano destinate alle opere
d’arte. Per la festa di San Pio viene presentato uno spettacolo psicotecnico che è uno dei più belli di Sicilia e si ha la
presenza di almeno quattro mila persone.
Giuseppe Carà