Distretto turistico
delle miniere
CAVE DI GESSO A MARANO
IL PRIMO CITTADINO
PIETRAPERZIA. Con delibera municipale –
afferma il sindaco Vincenzo Emma – abbiamo aderito all’associazione temporanea
di scopo turistico tematico denominata “Distretto Turistico delle Miniere”. Il
comune di Pietraperzia in qualità di comune capofila, svolge un ruolo primario
per lo sviluppo turistico del territorio partecipando a forme stabili e differenziate di cooperazione tra le istituzioni
pubbliche ed i soggetti privati. Per
questa iniziativa è stato chiesto il riconoscimento alla regione
siciliana, assessorato al turismo. Il
distretto comprende 32 comuni, 44 aziende private, le camere di commercio di
Pietraperzia ed Agrigento e le
associazioni datoriali, confesercenti per il turismo, confindustria e federalberghi di confcommercio”.
“Il distretto turistico delle Miniere” – continua il dottor Enzo Emma -coinvolge gran parte delle amministrazioni comunali ricadenti nel bacino gessoso solfifero della Sicilia centro meridionale che presenta, ancora prepotentemente visibili, siti delle strutture minerarie abbandonate, a causa delle note vicende storiche ed economiche del secondo dopoguerra. Tale ambito territoriale di 2.413,62 Kmq comprende i territori delle province di Enna, Pietraperzia ed Agrigento e può connotarsi quale importante sede di siti di archeologia industriale, oltre che di importanti siti archeologici delle civiltà preelleniche e nonché attrattorì turistici dl grande rilevanza per il rilancio dei flussi turistici nella zona. Oltre alle testimonianze storiche anzidette la popolazione ivi residente è accomunata da valori tradizionali usi e costumi collegabili alle condizioni economico-sociali venutesi a determinare prima con lo sviluppo e successivamente con la decadenza della produzione mineraria.
“Il distretto turistico delle Miniere” – continua il dottor Enzo Emma -coinvolge gran parte delle amministrazioni comunali ricadenti nel bacino gessoso solfifero della Sicilia centro meridionale che presenta, ancora prepotentemente visibili, siti delle strutture minerarie abbandonate, a causa delle note vicende storiche ed economiche del secondo dopoguerra. Tale ambito territoriale di 2.413,62 Kmq comprende i territori delle province di Enna, Pietraperzia ed Agrigento e può connotarsi quale importante sede di siti di archeologia industriale, oltre che di importanti siti archeologici delle civiltà preelleniche e nonché attrattorì turistici dl grande rilevanza per il rilancio dei flussi turistici nella zona. Oltre alle testimonianze storiche anzidette la popolazione ivi residente è accomunata da valori tradizionali usi e costumi collegabili alle condizioni economico-sociali venutesi a determinare prima con lo sviluppo e successivamente con la decadenza della produzione mineraria.
Tale organismo perseguirà i seguenti scopi: a) sostenere attività e processi di aggregazione e di integrazione tra le imprese turistiche, anche in forma
cooperativa, consortile e di affiliazione;
b) attuare interventi necessari alla qualificazione dell’offerta turistica urbana e territoriale delle località ad alta densità di insediamenti turistico - ricettivo;
e) istituire punti di informazione e di accoglienza per il turista, anche telematici, secondo specifiche quantitative e qualitative coerenti con standard minimi omogenei per tutto il territorio della Regione determinati dall’ assessorato regionale del turismo;
d) sostenere lo sviluppo di marchi di qualità. di certificazione ecologica nonché la ,riqualificazione delle imprese turisti e con priorità alla standardizzazione dei servizi;
b) attuare interventi necessari alla qualificazione dell’offerta turistica urbana e territoriale delle località ad alta densità di insediamenti turistico - ricettivo;
e) istituire punti di informazione e di accoglienza per il turista, anche telematici, secondo specifiche quantitative e qualitative coerenti con standard minimi omogenei per tutto il territorio della Regione determinati dall’ assessorato regionale del turismo;
d) sostenere lo sviluppo di marchi di qualità. di certificazione ecologica nonché la ,riqualificazione delle imprese turisti e con priorità alla standardizzazione dei servizi;
e) promuovere il marketing telematico del proprio
distretto per l’ottimizzazione
della relativa commercializzazione in
Italia e all’estero;
f) promuovere le strutture ricettive, i servizi e le infrastrutture vlte al
miglioramento dell’offerta turistica;
g) Individuare e proporre particolari tipologie di architettura rurale
g) Individuare e proporre particolari tipologie di architettura rurale
attinenti al
distretto.
Don Pino
Carà