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giovedì 29 agosto 2013

LA SOCIETA' MARGHERIA APRE AI GIOVANI



La Società Margherita apre ai giovani
 IL TEAM DEL RAG.FABIO CALI'
PIETRAPERZIA. La società “Regina Margherita” si apre ai giovani. La nuova amministrazione di Fabio Calì nel primo consiglio utile ha abilito la tassa di ammissione per i giovani fino ai trenta anni. La richiesta dev’essere di socio effettivo e non frequentatore. L’esenzione dei diritti di ammissione  viene abbattuta del 50% per i giovani che vanno dai trenta ai 46 anni di età. Oltre alla agevolazione previste è stata approvata un ulteriore 20% per cento per coloro faranno istanza di ammissione fino dal 31 dicembre del 2013.
       Gli abbattimenti e le riduzioni vanno per i loculi cimiteriali per la tomba sociale. Dopo 15 anni di permanenza in un loculo un ulteriore rinnovo per un altro quinquennio viene  acostare 80 euro; al suddetta tariffa videne riservata ai soci ed ai figli dei soci. Per i congiunti dei soci  la tariffa passa a 300 euro, mentre il rinnovo quinquennale avrà un costo di 150 euro.
       E’ stata nominata una commissione per la revisione dello statuto. Inoltre Giuseppe Bongiovanni è stato nominato presidente del consiglio di disciplina.
L’amministrazione di Fabio Calì risulta formata: Fabio Calì presidente, Antonino Ciulla vice presidente, Gianluca Vinci segretario, Carmelo Asaro vice segretario, Giuseppe Santagati cassiere, Salvatore Paci economo. Collegio sindacale: Rosaria Inserra, Giuseppe Panevino, Liborio Merlino. Consiglio di disciplina:  Giuseppe Bongiovanni (ora eletto presidente), Michele Pergole, Sebastiano Similia, Rocco Fiorino, Vincenzo Spampinato. Consiglieri: Filippo Puzzo, Salvatore Biondo, Gaspere Miccichè, Michele Di Gloria, Salvatore Napoli, Stefano Barrile, Salvatore Monteforte, Francesco Tortorici, Salvatore Di Calogero, Giovanni Serio, Giuseppe Russello, Salvatore Aiesi.
I quattro consiglieri che sono entrati dalla lista di  minoranza sono: Amico Liborio, Giuseppe Giugno,  Giuseppe Imprescia, Calogero Di Blasi.
        La società “Regina Margherita” fu fondata il sette dicembre del 1882  con scopi filantropici ed antropologici, in atto ha 702 soci.
       La lista di Fabio Calì  ha vinto con 183 voti peri al 56% ed ha distanziato la seconda quella  di Franco di Calogero di 45  voti ottenendone solamente 138 pari  43%.  Fabio Calì
       lavora come paramedico all’ospedale Umberto Primo di Enna; è sposato con Piera Paolino ed è molto stimato sia all’interno che all’esterno della società.
 Giuseppe Carà

IN CONSIGLIO L'OPPOSIZIONE ABBANDONA



Scontri in consiglio comunale. L’opposizione non fa sconti
IL POLITOLOGO DOMENICO PACI
 
PIETRAPERZIA. Salta il consiglio comunale per mancanza di numero legale. I consigliere di opposizione (Franco Di Calogero, Enzo Di Gloria, Giovanni Pititto, Salvatore Tomasella ed Antonino di Gregorio)  lasciano l’aula. La maggioranza di Emma si è trovata con sei consiglieri: Germano Bonincontro con funzioni di presidente, Veronica Bellomo, Francesca Calì, Salvatore Calì, Salvatore Di Calogero, Salvatore Messina. Assenti: Rosa Maria Giusa, Filippo Bonanno, Luigi Guarneri,  Filippo Spampinato.
Ha dato ottimo risultato la presidenza di Germano Bonincontro alla sua prima esperienza, ma grande matador della situazione.
       Il punto di dissidio è stato l’addizionale comunale che da 0,2 dovrebbe passare  allo 0,8 per mille. L’opposizione ha chiesto di aggiornare il punto per approfondimento; messa ai voti la proposta è stata rigettata dalla maggioranza; ed allora il gruppo di Franco Di Calogero ha lasciato l’aula e si è perduto il numero legale.
       Sulla addizionale comunale il politologo Domenico Paci ha diramato uno studio di critica e di inopportunità, dove afferma: “L’aumento della addizionale comunale dallo 0,2% allo 0,8 % comporto un incremento percentuale del 400%. Mentre in governo centrale sta facendo di tutto per evitare l'aumento dell'IVA del 1% in quanto sarebbe altamente recessiva per i consumi, a Pietraperzia non si prende assolutamente in considerazione il fatto che lo sviluppo e la crescita si crea diminuendo la spesa corrente, aumentando quella in investimenti e riducendo le tasse. I nostri amministratori hanno una teoria economica tutta loro dove la "famiglia" è il nucleo fondamentale dello sviluppo e della crescita”. “L’addizionale comunale IRPEF – continua Domenico Paci -  va applicata sui redditi delle persone fisiche soggetti a tassazione IRPEF e viene calcolata sull'intera retribuzione annua al netto delle detrazioni e dei contributi previdenziali. Per farla in breve su una base imponibile IRPEF di 10.000 euro i pietrini fino ad oggi hanno pagato 20 euro / annui di addizionale comunale mentre con la nuova aliquota ne pagheranno 80 euro / annui il che significa che su una retribuzione annua media di un dipendente pubblico di 30.000 euro lordi / annui se fino ad oggi lo stesso pagava 60 euro /annui di addizionale comunale ora ne pagherà ben 240 euro /annui”.
Giuseppe Carà

EMMA ANTICIPA SALARIO DEL REDDITO MINIMO



Anticipato salario del reddito minimo


IL PRIMO CITTADINO ENZO EMMA
 
 
 LA TORRE DEL MUNICIPIO

PIETRAPERZIA. Il sindaco Vincenzo Emma e la giunta comunale, su proposta dell’assessore Salvatore Di Calogero ha deliberato lo stanziamento di una somma di 17 mila e 500 euro per anticipazione agli operai del Reddito Minimo di inserimento. Viene pagato il compenso dovuto per il maso di giugno e per gli ultimi cinque giorni di maggio. L’assessorato regionale non ha fatto l’accredito trimestrale perche deve perfezionale la pratica con la documentazione comunale circa gli accreditamento di spesa. Si tratta di una forma tortuosa che crea problema ai dipendenti.
       I venti operai  del RMI che percepiranno gli anticipi comunali sono. Filippina Stella, Rosaria Mancuso, Loredana Di Natale, Giuseppe Di Lavore, Vincenzo Di Lavore, Calogero Salamone, Salvatore Ippolito,  Nunzia Incaudo, Silvana Spampinato, Filippa Spampinato, Giuseppe Di Lorenzo, Giuseppe Russo, Rosa Cutaia, Antonino Montedoro, Margherita Alfieri, Santo Calandra, Vincenzo Aiello,  Vincenzo Spampinato, Giovanni Battista Margani e Giuseppe Vitale.
       I lavoratori sono preziosi per la vita del comune, ma spesso entrano in protesta per i ritardi salariali. Nei giorni scorsi gli operai sono stati in contestazione per la mancata corresponsione del salario di alcuni mensilità.
 Lo stato di agitazione è stato indetto dal sindacalista Calogero Falcone segretario regionale di temp-Sicilia della Uil. Poi si è trovata l’intesa tra il sindaco Vincenzo Emma, il dottor Francesco Falzone e l’assessore Salvatore Di Calogero, responsabile dei cantieri di Rmi.
       “Il ritardo è dovuto – dichiara il sindaco Enzo Emma – al mancato accreditamento della somma da parte della Regione; che dovrebbe accreditare i quattro/12”.
       “Ho fatto l’anticipazione di somma e l’intervento preso l’assessorato al lavoro – dichiara il sindaco Enzo Emma -   e l’accredito non si è avuto perché bisogna mandare alcuni documenti di avvenuto rendiconto che dovrebbero rilasciare le banche”.
       “Ho fatto l’intervento – dichiara l’assessore Salvatore Di Calogero – presso il ragioniere capo del comune  Gianfilippo Marino ed abbiamo visto che la pratica è in via di definizione e quindi abbiamo fatto l’anticipazione”.
       “Certamente il ritardo è patologico - dichiara Antonio Di Gloria del Pd -  e spesso bisogno ricorre alla protesta;  purtroppo si gioca sulla pelle dei lavoratori ed una burocrazia occhiuta non fa niente per snellire l’iter burocratico”.
“Ho fatto parecchi interventi per mantenere – continua il sindaco Enzo Emma - questo servizio comunale del RMI che è un sostegno esistenziale per molte famiglie. Noi abbiamo fatto il massimo possibile e vogliamo dare serenità ai nostri cittadini e non vogliamo esasperare le numerose situazioni difficili di coloro che sono nella più nera povertà. Le porte del comune sono aperte per tutta la cittadinanza”.
                    Giuseppe Carà

RIAPRE AL CULTO SANT'ORSOLA



Riapre la Chiesa Sant’Orsola



 PIETRAPERZIA. E’ stata restituita al culto la chiesa di Sant’Orsola che è stata chiusa per sei mesi per dei lavori di restauro. L’importo dei lavori è stato di 172.569,00 euro, di cui euro 86.284,00 finanziati dalla CEI, il resta della parrocchia Santa Maria dal parroco Giovanni Bongiovanni. Hanno curato la direzione dei lavori e progettazione l’architetto  Giuseppe Paolino e ingegner Francesca Calì; impresa esecutrice quello di Liborio La Mattina.
La chiesa Sant'Orsola sorge sull'omonima via in prossimità del centro storico, e rientra nei confini della parrocchia Santa Maria di Gesù. Notizie riportate da padre Dionigi, dimostrano l'esistenza della Chiesa Sant'Orsola e Compagne vergini già nel 1700, nella quale vi era la devozione alla Vergine Addolorata, festeggiata nel mese di Settembre. Per tale motivo la Chiesa veniva chiamata indifferentemente “Madonna della Pietà”, oppure “Chiesa della Pietà, dell'Addolorata e di Sant'Orsola”.
All'interno della Chiesa sono custodite tre tele, di autori ignoti: 1) la Madonna del Monserrato: proveniente dall'omonima chiesa in contrada Serre, risalente al sec. XVIII circa 2)   Sant'Orsola: risalente al XVI sec., in cui la santa viene rappresentata in abiti regali con un largo mantello, accompagnata dalle compagne vergini e sullo sfondo le navi che le portarono al martirio. 3) La Madonna della Pietà, la cui realizzazione è collocabile intorno al XVIII secolo, raffigura il classico gruppo della Pietà con la Madonna che sorregge il capo del Cristo il cui corpo viene rappresentato nel rigore della morte.
La Chiesa è stata da sempre stata utilizzata dalla Congregazione delle Suore Orsoline.
L’intervento è consistito nella revisione delle coperture della Chiesa, mentre la copertura del vano annesso all'attuale sacrestia è stata realizzata ex novo, in tal modo sono stati eliminati i problemi di umidità dovuta alle infiltrazioni di acqua piovana.
Giuseppe Carà