Scontri in consiglio
comunale. L’opposizione non fa sconti
IL POLITOLOGO DOMENICO PACI
PIETRAPERZIA. Salta il consiglio comunale per
mancanza di numero legale. I consigliere di opposizione (Franco Di Calogero,
Enzo Di Gloria, Giovanni Pititto, Salvatore Tomasella ed Antonino di Gregorio) lasciano l’aula. La maggioranza di Emma si è
trovata con sei consiglieri: Germano Bonincontro con funzioni di presidente, Veronica
Bellomo, Francesca Calì, Salvatore Calì, Salvatore Di Calogero, Salvatore
Messina. Assenti: Rosa Maria Giusa, Filippo Bonanno, Luigi Guarneri, Filippo Spampinato.
Ha dato ottimo risultato la presidenza di Germano Bonincontro
alla sua prima esperienza, ma grande matador della situazione.
Il
punto di dissidio è stato l’addizionale comunale che da 0,2 dovrebbe
passare allo 0,8 per mille.
L’opposizione ha chiesto di aggiornare il punto per approfondimento; messa ai
voti la proposta è stata rigettata dalla maggioranza; ed allora il gruppo di
Franco Di Calogero ha lasciato l’aula e si è perduto il numero legale.
Sulla
addizionale comunale il politologo Domenico Paci ha diramato uno studio di
critica e di inopportunità, dove afferma:
“L’aumento della addizionale comunale dallo 0,2% allo 0,8 % comporto un
incremento percentuale del 400%. Mentre in governo centrale sta facendo di
tutto per evitare l'aumento dell'IVA del 1% in quanto sarebbe altamente
recessiva per i consumi, a Pietraperzia non si prende assolutamente in
considerazione il fatto che lo sviluppo e la crescita si crea diminuendo la
spesa corrente, aumentando quella in investimenti e riducendo le tasse. I
nostri amministratori hanno una teoria economica tutta loro dove la
"famiglia" è il nucleo fondamentale dello sviluppo e della crescita”.
“L’addizionale comunale IRPEF – continua Domenico Paci - va applicata sui redditi delle persone
fisiche soggetti a tassazione IRPEF e viene calcolata sull'intera retribuzione
annua al netto delle detrazioni e dei contributi previdenziali. Per farla in
breve su una base imponibile IRPEF di 10.000 euro i pietrini fino ad oggi hanno
pagato 20 euro / annui di addizionale comunale mentre con la nuova aliquota ne
pagheranno 80 euro / annui il che significa che su una retribuzione annua media
di un dipendente pubblico di 30.000 euro lordi / annui se fino ad oggi lo
stesso pagava 60 euro /annui di addizionale comunale ora ne pagherà ben 240
euro /annui”.
Giuseppe Carà