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venerdì 2 agosto 2013

GLI OPERAI DEL RMI DA DUE MESI NON RICEVONO LO STIPENDIO



Ieri protesta degli operai del RMI
CALOGERO FALCONE

PIETRAPERZIA. Ieri mattina i venti operai del Reddito Minimo hanno organizzata una protesta prima di scendere al lavoro. Si era decisa una giornata di sciopero, ma poi l’interevento dell’assessore Salvatore Di Calogero ha appianato la situazione.
       Motivo del contendere la mancata corresponsione del salario da almeno due mesi ed ancora non ci sono spiragli all’orizzonte. Lo stato di agitazione è stato indetto dal sindacalista Calogero Falcone segretario regionale.
di temp-Sicilia della Uil. Vi è stata una intesa tra il sindaco Vincenzo Emma, il dottor Francesco Falzone e l’assessore Salvatore Di Calogero, responsabile dei cantieri di Rmi.
       “Il ritardo è dovuto – dichiara il sindaco Enzo Emma – al mancato accreditamento della somma da parte della Regione; che dovrebbe accreditare i quattro/12”.
       “Ho fatto l’intervento preso l’assessorato al lavoro – dichiara il dottor Calogero Falcone -  e l’accredito non si è avuto perché bisogna mandare alcuni documenti di avvenuto rendiconto che dovrebbero rilasciare le banche”.
       “Ho fatto l’intervento – dichiara l’assessore Salvatore Di Calogero – presso il ragioniere capo del comune  Gianfilippo Marino ed abbiamo visto che la pratica è in via di definizione”.
       “Certamente il ritardo è notevole, - dichiara Antonio Di Gloria del Pd -  ma ancora passerà altro tempo; purtroppo si gioca sulla pelle dei lavoratori ed una burocrazia occhiuta non fa niente per snellire l’iter burocratico. I 20 operai che devono percepire la mensilità sono: Filippina Stella, Rosaria Mancuso, Loredana Di Natale, Giuseppe Di Lavore, Vincenzo Di Lavore, Calogero Salamone, Salvatore Ippolito,  Nunzia Incaudo, Silvana Spampinato, Filippa Spampinato, Giuseppe Di Lorenzo, Giuseppe Russo, Rosa Cutaia, Antonino Montedoro, Margherita Alfieri, Santo Calandra, Vincenzo Aiello,  Vincenzo Spampinato, Giovanni Battista Margani e Giuseppe Vitale”.
“Ho fatto parecchi interventi per mantenere – continua il sindaco Enzo Emma - questo servizio comunale del RMI che è un sostegno esistenziale per molte famiglie. Noi abbiamo fatto il massimo possibile e vogliamo dare serenità ai nostri cittadini e non vogliamo esasperare le numerose situazioni difficili di coloro che sono nella più nera povertà. Le porte del comune sono aperte per tutta la cittadinanza”.
                    Giuseppe Carà